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Politica
Autonomia, Calderoli e Zaia siglano la pre-intesa per il Veneto: "Giornata storica"
Oggi 18-11-25, 14:49
AGI - La Bic usata per indire il referendum del 22 ottobre del 2017, con sullo sfondo un enorme leone di legno che gli hanno regalato ma lascerà a Palazzo Balbi. Quando mancano sei giorni all'elezione del suo successore alla guida della Regione, Luca Zaia firma a Venezia con Roberto Calderoli la pre-intesa per l'autonomia differenziata delle quattro materie per cui non è necessaria la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni, chiesta dalla Corte costituzionale. "Mai dire mai", dice il governatore sorridente al fianco di Calderoli, che ringrazia sostenendo che, "senza il ministro leghista", non si sarebbe arrivati alla firma. "Oggi è il primo passaggio storico", festeggia, di un iter che proseguirà con un documento da approvare in Consiglio dei ministri, su cui entro 60 giorni dovranno esprimersi Conferenza delle Regioni e Parlamento, per poi arrivare al testo definitivo da approvare in Cdm, che sarà sottoposto al voto del Parlamento. Parallelamente, il disegno di legge delega sui Lep dovrebbe iniziare il suo percorso mercoledì in commissione Affari costituzionali del Senato. Insomma, scandisce Calderoli, l'obiettivo è di chiudere "entro la fine della legislatura" il percorso (sulle 4 materie) con le Regioni che hanno aperto il negoziato; oltre al Veneto, anche Lombardia, Piemonte e Liguria (con cui Calderoli firmerà le intese nelle prossime ore). Reazioni politiche e polemiche sulla tempistica A Venezia, il ministro legge la lettera di "condivisione" dell'iniziativa che gli è arrivata ieri "alle 13" da Giorgia Meloni e respinge al mittente le polemiche sulla tempistica della firma, sollevate dalle opposizioni, che hanno protestato per la vicinanza con le regionali venete di domenica e lunedì. Calderoli ricorda come il governo Gentiloni firmò pre-intese simili a ridosso delle politiche del 2018. Il ministro non si mostra preoccupato neanche rispetto ai dubbi emersi nell'alveo della maggioranza di governo. Dopo un dialogo telefonico con il presidente Occhiuto, Calderoli si dice convinto che l'autonomia differenziata possa funzionare anche al Sud e al Centro, rassicurando che non ci saranno sperequazioni, e lodando l'ottimo lavoro di Occhiuto sulla sanità. I cambiamenti proposti per la spesa sanitaria Ma cosa propongono di cambiare i testi redatti dal ministero degli Affari regionali in sinergia con le Regioni? Per quanto riguarda la spesa sanitaria, il capitolo più controverso, una scheda diffusa dalla Regione Veneto entra nel dettaglio. Attualmente, qualunque attività superiore ai Lea (Livelli Essenziali di Assistenza), anche in presenza di risparmi di spesa, deve essere garantita con risorse del bilancio ordinario della Regione, penalizzando altri settori. La pre-intesa introduce invece discrezionalità per la Regione Veneto nella gestione delle risorse in ambito sanitario, previa verifica della permanenza delle condizioni di equilibrio economico-finanziario. Questo consente di ampliare gli ambiti di intervento a tutela della salute per i cittadini del Veneto. L'impiego dei risparmi di spesa ottenuti dal riparto del Fondo, più le risorse proprie regionali, a seguito della gestione virtuosa, consentirebbe, una volta garantiti i Lea, di ampliare gli ambiti e gli strumenti per la tutela della salute garantiti ai cittadini del Veneto dal Servizio Sanitario Regionale, sia in ambito sanitario che socio-sanitario, con un livello di offerta più ampio dei Lea, in linea con quanto affermato dalla Corte Costituzionale nella sentenza 132/2021. Risparmi e maggiore autonomia gestionale Con queste novità, sostiene Zaia, in Veneto si "liberano 330 milioni di euro". "Senza danneggiare altre Regioni", sottolinea Calderoli. Sempre in ambito sanitario si introduce maggiore "autonomia nella gestione del sistema tariffario di remunerazione, nella programmazione degli interventi relativi al patrimonio edilizio e tecnologico in ambito sanitario", oltre a "fondi sanitari integrativi". Le nuove competenze in protezione civile, professioni e previdenza In materia di protezione civile, si introduce l'attribuzione al presidente della Giunta Regionale, in caso di emergenze di livello regionale, della possibilità di emanare ordinanze in deroga non solo alla normativa regionale, ma anche a quella statale. Nel caso di emergenze di rilievo nazionale che riguardino esclusivamente il territorio veneto, l'intesa stabilisce che il commissario incaricato sia necessariamente il presidente della Giunta Regionale o una persona da lui indicata. Inoltre, sarà possibile dotare i mezzi della protezione civile regionale di una specifica targa di PC e prevedere una patente speciale per i conducenti. Nell'ambito delle professioni, con la maggiore autonomia la Regione potrà: istituire e disciplinare nuove figure professionali intellettuali di rilievo regionale; definire standard formativi, requisiti e abilitazioni basati sulle effettive esigenze del territorio; istituire e gestire elenchi professionali regionali; riconoscere qualifiche maturate in altre Regioni o in altri Stati; agire in modo agile e coerente con l'evoluzione del mercato del lavoro regionale. Infine, per quanto riguarda la previdenza, l'intesa preliminare riconosce alla Regione Veneto tre funzioni chiave. La Regione acquisisce la competenza diretta per promuovere e finanziare forme di previdenza complementare e integrativa su base regionale. Le viene attribuito il potere di disciplinare il funzionamento di queste forme e, punto qualificante, l'acquisizione della rappresentanza negoziale per la stipula di contratti e accordi collettivi con i fondi pensione, applicabile a tutto il personale dipendente dalla Regione, dagli enti pubblici regionali, dagli Enti locali e dal Servizio sanitario regionale. Si tratta di "un passo in avanti decisivo, in un percorso aperto per aiutare e modernizzare tutte le Regioni d'Italia", commenta una nota della Lega. "Innovazione, futuro, speranza, merito. Basta con le scuse della sinistra per non fare mai niente. Prima delle ideologie, vengono il bene e i diritti dei cittadini", si sostiene.
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