s
Cronaca
Caso Garlasco, Andrea Sempio: "Mi sento perseguitato, non ho più una vita"
Ieri 19-11-25, 22:29
AGI - "Un po’ sì, non posso negarlo". Ospite di "Cinque minuti", su Rai 1, Andrea Sempio risponde così a Bruno Vespa che gli chiede se si sente perseguitato. "È una cosa che periodicamente ricapita - spiega Sempio - ci ricadi dentro, un certo accanimento c’è, spero in buona fede. Io al momento non ho una vita, sono tornato a vivere nella cameretta in cui stavo una volta e a quasi 40 anni sono chiuso lì, non posso fare niente, è come essere ai domiciliari". Rispondendo a una domanda sul famoso foglio su cui il padre scrisse 'Venditti gip archivia x 20-30 euro' sottolinea: "Penso fosse semplicemente un appunto su quanto costava ritirare le carte dell’archiviazione, per quello 20-30 euro. Anche perché, cosa che non è passata sui media, in casa mia hanno trovato un appunto dove mio padre si era segnato tutte le spese 'serie', che erano espresse in migliaia di euro". "Ciò che è stato speso ai tempi, mio padre ha segnato tutto – ribadisce Sempio -, un altro appunto con tutte le spese c’è, non è ancora uscito sui giornali, non gli è stato dato peso ma è stato trovato. È un appunto dove mio padre ha messo le spese degli avvocati e del consulente". "La perizia stabilirà che il dna non è mio" “Stiamo attendendo l’esito, finalmente, di questo famoso incidente probatorio. Si continua a parlare di DNA nonostante non sia stato trovato un Dna completo”. È la considerazione di Andrea Sempio, ospite di ‘Porta a Porta’, a proposito dell’attesissimo responso della perizia sul Dna trovato sulle unghie di Chiara Poggi. L’indagato per l’omicidio della ragazza a Garlasco si guarda indietro e afferma che “anche prendendo le famose consulenze contro Sempio, cioè quella Linarello (fatta dalla difesa Stasi) e quella della procura di Pavia non arrivano mai a dire con certezza che lì c’è il Dna di Sempio”. “L’unico punto su cui sono tutte concordi è che c’è una qualche traccia parziale che non si riproduce mai nelle repliche, quindi non ha i criteri per essere attendibile, e che forse alcuni punti di una parte di quello potrebbero essere o di Andrea Sempio, o dei familiari o di una persona che condivide lo stesso aplotipo non presente nei loro database – entra nel ‘tecnico’ Sempio –. Quindi anche le consulenze più ‘cattive’ contro di me non arrivano mai a poter puntare davvero il dito contro di me. Se fosse stata una traccia durante un’aggressione non ci sarebbe stato questo aspetto che ‘forse si legge, forse non si legge, forse è parziale’: ci sarebbe una traccia netta. Io credo che al termine dell’incidente probatorio, male che vada, si arriverà sempre a una conclusione, cioè che è una traccia non precisa e che in una via astratta, magari, possiamo tentare di ricondurla più o meno nella direzione di Sempio”.
CONTINUA A LEGGERE
5
0
0
Guarda anche
Agi
Ieri, 22:05
Erdogan riceve Zelensky, "Pronti a parlare con Mosca"
Agi
Ieri, 21:54
