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Estero
Come Russia e Cina manipolano l'informazione sul web
19-03-2025, 02:14
AGI - Il Servizio europeo per l'azione esterna (Seae) ha pubblicato una mappa interattiva che svela l'architettura delle reti di disinformazione di Russia e Cina: 2.055 canali tra media ufficiali, account gestiti dai servizi segreti, piattaforme sotto supervisione statale e soggetti apparentemente indipendenti, ma allineati alle narrative dei due Paesi. Obiettivi e metodologia della disinformazione La mappa è parte del terzo rapporto del Seae sulle campagne di disinformazione estera, uno strumento che permette di visualizzare i legami tra attori diversi e mostrare come Mosca e Pechino interagiscano per rafforzare i messaggi antioccidentali. Tra i principali obiettivi recenti figurano Ucraina, Francia, Germania e le elezioni europee, secondo il rapporto basato su 505 casi documentati tra novembre 2023 e novembre 2024. Il sistema russo di disinformazione Il sistema russo di disinformazione si articola in tre livelli. Il primo include i canali ufficiali del ministero degli Esteri, le ambasciate, i servizi segreti e i media statali come Rt, Sputnik, Tass, Ria Novosti e Ukraine.ru. Il secondo livello comprende canali sotto supervisione pubblica senza chiara affiliazione, come i 228 domini della campagna Doppelganger. Il terzo livello è composto da soggetti "non ufficiali" ma allineati, come influencer, canali YouTube e portali come 'Portal Kombat'. La strategia centralizzata della Cina Pechino, invece, adotta un'infrastruttura "altamente centralizzata e sincronizzata", con canali statali come Global Times e Cgtn come principali veicoli delle narrative ufficiali. Le ambasciate e i diplomatici digitali amplificano i messaggi, talvolta convergendo con quelli russi. Accanto ai canali statali, la Cina sfrutta siti, podcast e influencer per operazioni di influenza più sottili. Temi ricorrenti e piattaforme principali Nel periodo analizzato, l'Ucraina ha rappresentato quasi la metà degli obiettivi di disinformazione. Altri temi ricorrenti includono la Nato, il G7, gli Stati Uniti e, per la Cina, le attività nel continente africano. La piattaforma X (ex Twitter) concentra l'88% delle attività rilevate. Il mandato del Seae e i limiti dell'analisi Il mandato del Seae è limitato alla Russia e alla Cina. Al momento, non sono previste analisi su campagne ostili da parte di altri attori internazionali. Creato nel 2015 dopo l'annessione della Crimea, il team East StratCom del Seae continua a monitorare la manipolazione dell'informazione per proteggere la democrazia europea da ingerenze esterne.
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