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Economia e Finanza
Cosa sono e a cosa servono le terre rare, al centro dello scontro tra Trump e Cina
Oggi 11-10-25, 18:16
AGI - La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina entra in una nuova fase: al centro dello scontro ci sono le terre rare, materiali strategici per l'industria tecnologica e militare globale. Pechino ha inasprito le restrizioni sulle esportazioni di questi minerali, spingendo il presidente americano Donald Trump a minacciare ritorsioni economiche e a ventilare la possibilità imporre nuovi dazi nei confronti del Paese asiatico. Le terre rare, già finite al centro delle attenzioni di Donald Trump nelle dinamiche tra Stati Uniti e Ucraina, tornano ora a occupare un ruolo strategico anche nel confronto con la Cina. In generale, si tratta di 17 elementi metallici della tavola periodica, fondamentali per la produzione di smartphone, turbine eoliche, batterie per auto elettriche, tecnologie mediche e armamenti militari. Sebbene non siano effettivamente "rare", la loro estrazione e lavorazione sono complesse, costose e con forte impatto ambientale. Attualmente, secondo un report del 2024 dell'Agenzia Internazionale per l'Energia, la Cina controlla circa il 60% della produzione mondiale di terre rare estratte e oltre il 90% della capacità di lavorazione. Secondo il U.S. Geological Survey, tra il 2020 e il 2023 il 70% delle importazioni americane di composti e metalli di terre rare proveniva dalla Cina. Per capire bene il motivo delle preoccupazioni della Casa Bianca bisogna spiegare che esistono due categorie di terre rare, classificate in base al loro peso atomico: leggere e pesanti. Le seconde sono più preziose e difficili da trattare, e gli Stati Uniti non dispongono attualmente della capacità industriale per separarle dopo l'estrazione. "Fino all'inizio dell'anno, tutte le terre rare pesanti che estraevamo in California venivano comunque inviate in Cina per la separazione", ha spiegato alla CNN Gracelin Baskaran, direttrice del Critical Minerals Security Program presso il Center for Strategic and International Studies (CSIS). Gli Stati Uniti dispongono di una sola miniera attiva, quella di Mountain Pass, in California, gestita da MP Materials, e restano fortemente dipendenti dalla Cina per le fasi piu' complesse del processo di raffinazione, che continuano a rappresentare l'anello debole della loro filiera. "La Cina ha mostrato la volontà di trasformare in un'arma la dipendenza americana dalla sua capacità di separazione delle terre rare", ha sottolineato Baskaran. Le nuove misure di Pechino ampliano la lista dei materiali soggetti a controllo, includendo cinque ulteriori elementi: olmio, erbio, tulio, europio e itterbio. Saranno necessarie licenze speciali per esportarli, cosi' come per trasferire all'estero le tecnologie di lavorazione. In totale, 12 terre rare rientrano ora nel regime di restrizione. La decisione di Pechino, quindi, rappresenta un duro colpo per l'industria statunitense, che utilizza questi elementi in settori chiave come difesa, elettronica e transizione energetica. Washington, spiega ancora la Cnn, aveva sperato in un allentamento dopo la tregua commerciale siglata a Ginevra, ma la mossa cinese viene ora interpretata come una risposta diretta ai dazi reciproci imposti da Trump lo scorso aprile. Clicca qui e iscriviti al nostro canale Whatsapp! Le notizie, in tempo reale, dell'Agenzia Italia ora anche sul tuo smartphone
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