s
Politica
Da Landini ad Albanese, ad Atreju spunta il 'bullometro' della sinistra
Oggi 06-12-25, 19:02
AGI - Con l'invito "diamo i voti alle parole d'odio della sinistra", spunta il 'bullometro' alla festa di Atreju, che campeggia all'ingresso della kermesse di Fratelli d'Italia (oggi il taglio del nastro), proprio dopo l'albero di Natale che è stato posto alla fine della scalinata. Lo striscione dal fondo blu – il colore che caratterizza tutta la festa – è lungo una decina di metri e 'dà voce' a Maria Elena Boschi, che è stata classificata con un 3 in "originalità" e un 10 in "livore", per aver detto "c'è un posto speciale all'inferno per le donne che non aiutano le donne". Vi compare anche Maurizio Landini, con la frase pronunciata in tv "Giorgia Meloni è una cortigiana": voto 1 in originalità, per il livore si aggiudica un 10, poiché "spiacevole e volgare ha fatto sciopero dell'educazione". Ma un 10 in livore se lo guadagna anche Piergiorgio Odifreddi ("sparare a Martin Luther King e sparare a un rappresentante Maga non è la stessa cosa"), a cui viene dato un 2 per originalità. Non mancano l'inviata italiana per l'Onu, Francesca Albanese, con il suo "condanno l'assalto a La Stampa ma sia un monito per i giornalisti", che per il 'bullometro' ha "le sembianze di una minaccia" e si 'becca' un 2 in originalità e 3 in livore e il giornalista Filippo Ceccarelli per la battuta: "Atreju a tr...": originalità 3 e livore 8 "alla facciona della sinistra femminista". Il mancato confronto premier, Schlein e Conte Nel giorno dell'inaugurazione della tradizione festa di FdI, Arianna Meloni, in un colloquio con Il Foglio, illustra i contenuti dell'edizione 2025 e osserva, in merito al mancato confronto tra la premier e i leader di Pd e M5s che "Conte ha accettato un confronto a tre" con Giorgia Meloni, mentre la segretaria dem ha declinato. "Lui e Schlein avrebbero anche potuto coalizzarsi contro mia sorella, darsi forza l'uno con l'altra". Per la responsabile della segreteria politica di FdI è stata "un'occasione persa". "Se i leader dell'opposizione non riescono a confrontarsi tra loro e presentarsi come una coalizione neanche dentro una manifestazione come Atreju, figuriamoci quando si presentano agli elettori", osserva. "Credo che l'astensionismo elettorale nasca anche così, dalla mancanza di un progetto politico chiaro e definito". E lei andrebbe alla festa dell'Unità? "Se mi invitano vediamo, magari mi viene voglia di andare", la replica. "Ci sono confronti a livelli diversi, penso sarebbe stata una bella occasione se le due leader di partito si fossero confrontate fra di loro, ma non mi sembra ci sia una particolare responsabilità di Elly Schlein" e su questo "la difendo". Lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ospite della prima giornata di Atreju, a proposito del mancato confronto tra la segretaria del Pd e la premier Giorgia Meloni. Il rifiuto di Schlein e l'appello ironico di Fdi "Elly? Chi l'ha vista". È l'appello lanciato da Grazia Di Maggio ed Etel Sigismondi, conduttori de 'L'Italia chiamò', la radio dei gruppi parlamentari di FdI, che oggi ha ripreso le trasmissioni nel giorno dell'inaugurazione di Atreju. "Un modo ironico", viene spiegato, "per replicare al rifiuto della leader Pd, invitata a partecipare alla kermesse di Fratelli d'Italia", che si concluderà domenica 14 dicembre con l'intervento di Giorgia Meloni. Il Pantheon di FdI Fratelli d'Italia, ad Atreju, rende plastiche le "egemonie che ci piacciono". E in un lungo pannello individua alcuni dei suoi 'condottieri ideali'. Per la destra italiana nel personale Pantheon ci sono Guglielmo Marconi, egemonia della tecnica; Gabriele D'Annunzio, egemonia della poesia; Ettore Majorana, egemonia della scoperta; ma anche Simone Weil, egemonia delle radici. Non mancano i temi dell'amore con Edith Stein, dell'avventura con Amedeo Guillet, il dovere con Nicola Calipari, il coraggio con Sammy Basso, l'egemonia delle idee con Charlie Kirk, la tradizione è di Pier Paolo Pasolini. "Il governo attualmente in carica ha sempre affermato che all'egemonia culturale della sinistra non avrebbe contrapposto un'egemonia uguale e contraria, ma avrebbe lasciato spazio alla libertà e al valore intrinseco che ogni persona può rappresentare. In questa logica, vogliamo qui proporre un pantheon ideale di figure che hanno certamente interpretato un'egemonia, ma anteponendo il coraggio, l'eroismo e la libertà a ogni logica politica", si legge in premessa. "Seguendo il loro esempio, ridisegniamo idealmente un percorso tracciato nella storia: un percorso fatto di donne e uomini che hanno mostrato egemonia dei valori", è la spiegazione delle scelte operate. Programma di domenica: Rom Braslavcki tra gli ospiti Domenica 7 dicembre, tra gli ospiti della seconda giornata della Festa di Atreju figura anche Rom Braslavcki, israeliano rapito il 7 ottobre e rimasto prigioniero di Hamas per 738 giorni. Il programma si apre alle 16.30 in Sala Rosario Livatino con "Roma diventa Capitale": tra gli interventi attesi quelli dei parlamentari di Fratelli d'Italia Marco Perissa, Luciano Ciocchetti, Andrea De Priamo, con il deputato Pd Roberto Morassut, Don Antonio Coluccia (Fondatore dell'Opera Don Giustino) e Lorenzo Tagliavanti (Presidente della Camera di Commercio di Roma), introdotti dalla senatrice FdI Lavinia Mennuni. Modera il direttore editoriale del Messaggero Massimo Martinelli. Alle ore 18 Rom Braslavcki sarà intervistato da Maurizio Molinari. Introduce Ester Mieli (senatrice FdI). Chiude la giornata alle ore 19 "Custodi del tempo. Il ruolo dei pensionati e 'dell'età grande' nella società di oggi", assemblea del dipartimento Pensionati d'Italia.
CONTINUA A LEGGERE
0
0
0
Guarda anche
Agi
17:53
