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Estero
Dalla Francia reti da pesca in crine di cavallo per bloccare i droni russi
Oggi 09-11-25, 08:46
AGI - Centinaia di chilometri di reti da pesca per imbrigliare i droni russi. È il regalo che i pescatori francesi della regione della Bretagna hanno inviato alle forze armate di Kiev per difendersi dagli attacchi russi. Le resistenti strutture realizzate in crine di cavallo, che i pescatori non usano più, hanno una seconda vita: ora vengono utilizzate lungo le linee del fronte per proteggere le forze di Kiev dagli attacchi di droni di Mosca, che negli ultimi mesi si contano ormai a centinaia ogni giorno. La Russia impiega piccoli droni economici, li equipaggia con esplosivi e li pilota a distanza fino a 25 km di distanza. Gli ucraini usano le reti per creare tunnel in cui le eliche dei droni si impigliano. Il sistema è stato paragonato alla tela di un ragno che cattura delle mosche in una ragnatela. La lunghezza totale delle reti già trasferite è di circa 280 chilometri, scrive il Guardian. In genere, la durata di vita di questo tipo di reti non supera i due anni, dopodiché si usurano e devono essere riciclate. Ogni anno i pescatori della regione sono costretti a disfarsi di circa 800 tonnellate di attrezzature, ma ora hanno trovato un nuovo utilizzo: aiutano gli ucraini a resistere agli attacchi dei droni russi. Inviate in Ucraina reti lunghe 280 km L'organizzazione benefica Kernic Solidarités, che ha assunto il coordinamento dell'iniziativa, ha inviato in Ucraina due spedizioni di reti, lunghe in totale 280 km, da utilizzare per proteggere soldati e civili lungo la linea del fronte, dove i combattimenti sono più feroci. "Quando abbiamo saputo che l'Ucraina aveva bisogno di reti, la comunità dei pescatori ha reagito rapidamente", ha affermato il presidente dell'organizzazione, Gérard Le Duff. Christian Abaziou, 70 anni, responsabile della logistica di Kernic Solidarités, ha aggiunto che "le reti che stiamo inviando sono fatte di crine di cavallo e vengono utilizzate per la pesca d'altura per catturare le rane pescatrici, che sono piuttosto potenti e colpiscono le reti con una forza simile a quella di un drone". "All'inizio le reti venivano usate dai medici per proteggere gli accampamenti sanitari vicino alla linea del fronte, ma ora vengono usati su strade, ponti, ingressi degli ospedali... è sorprendente che qualcosa di così semplice funzioni così bene", ha aggiunto. Reti anti-drone: un aiuto internazionale I pescatori provenienti da Svezia e Danimarca hanno aderito all'iniziativa, donando centinaia di tonnellate di vecchie reti. Iryna Rybakova, portavoce della 93a Brigata Meccanizzata ucraina, ha dichiarato a Radio Free Europe che sono in corso di installazione tunnel di reti anti-droni in tutta la regione di Donetsk, circa il 75% della quale risulta ora occupata e controllata dalle forze russe. "Le reti non sono una panacea. Ma sono un elemento di protezione contro i droni", ha aggiunto.
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