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Politica
Dalla Rai a Gaza, si cerca "campo fertile" per l'unità del centrosinistra
Oggi 16-04-25, 03:24
AGI - La foto di gruppo c'è, il tavolo potrebbe arrivare. Il centrosinistra cerca di recuperare uno spirito unitario che negli ultimi tempi è sembrato mancare, soprattutto a livello nazionale. Lo fa a cominciare da due temi: la riforma della Rai, su cui si era spaccato a settembre con il voto sul Cda di Viale Mazzini; e la crisi umanitaria a Gaza, sulla quale Pd, M5s e Avs presentano una mozione comune. Riforma Rai e Media Freedom Act Proprio sulla riforma Rai sembra aprirsi oggi una nuova stagione di dialogo. Durante il dibattito alla Stampa Estera, nel palazzo che un tempo ospitava la residenza romana di Silvio Berlusconi, sul tema interviene il giovane responsabile del giornale online Il Caffè, che chiede di passare dal campo largo al campo fertile, riscuotendo l'applauso della platea. "È importante essere qui con le altre opposizioni, uniti per una riforma che renda la Rai indipendente e libera", dice la segretaria del Pd, inviando un messaggio a Giorgia Meloni: "La festa è finita. Entro l'8 agosto deve essere recepito il Media Freedom Act altrimenti l'Italia va in procedura di infrazione e a pagare saranno ancora una volta i cittadini italiani", aggiunge. Sfide politiche e convergenza Giuseppe Conte non si spinge a dichiarare pubblicamente la disponibilità a sedere allo stesso tavolo con il resto delle opposizioni, ma sottolinea che "una sintesi tra di noi ci vuole" e, magari, fare uno sforzo in più per coinvolgere la maggioranza. "La consapevolezza della necessità di una riforma Rai l'abbiamo sempre avvertita", ricorda il presidente M5s, "a inizio legislatura abbiamo detto 'facciamo gli stati generali'. Barbara Floridia", presidente della Vigilanza Rai, "li ha organizzati nonostante non abbia avuto l'appoggio delle forze di maggioranza, ma quando scatterà ad agosto l'attuazione del Media Freedom Act noi", come Italia, "saremo fuori legge senza una riforma della Governance". Prospettive e lotta per il Media Freedom Act "La battaglia che dobbiamo fare è per il recepimento del regolamento europeo sul Media Freedom Act per evitare una deriva orbaniana in Italia. Credo che questo debba essere il primo fronte di lotta", aggiunge il segretario di Più Europa. Nicola Fratoianni sottolinea l'importanza di portare il tavolo fuori dai palazzi parlamentari: "Il punto è costruire una convergenza tra politica e società civile con una lunga marcia nel Paese. Questo dobbiamo fare un passo in avanti che va oltre uno strumento normativo", sottolinea il leader di Sinistra Italiana. Schlein, Fratoianni e Bonelli, poco dopo, sono insieme al convegno di Acli e Arci contro l'estensione del regime dell'Iva al Terzo Settore e, da ultimo, presentano la mozione sulla crisi umanitaria a Gaza. Una foto a tre, questa volta, mancando all'appello Più Europa.
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