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Cronaca
È rivolta al carcere di Marassi per un regolamento di conti tra detenuti
04-06-2025, 16:19
AGI - Rivolta nel carcere di Marassi a Genova. Dalle prime informazioni, un gruppo di detenuti si è ribellato agli agenti di polizia penitenziaria aggredendoli e scatenando il caos all'interno della struttura. Almeno tre i feriti. Sul posto un grande dispiegamento di forze dell'ordine, dal reparto mobile della polizia di Stato ai carabinieri in tenuta antisommossa. Chiuse via del Faggio, corso De Stefanis in direzione centro e piazzale Marassi. La situazione viene descritta in una nota stampa diffusa dal sindacato UILPA - Polizia Penitenziaria in cui il Segretario generale, Gennarino De Fazio dichiara: “Circa 200 detenuti della seconda sezione del carcere genovese di Marassi si sono portati al piano terra e starebbero vandalizzando i locali nell'intento di regolare i conti con altri reclusi, pare 6, che nei giorni scorsi avrebbero violentato sessualmente un altro ristretto, per il quale ieri sera sarebbe stato necessario l'accompagnamento presso l'ospedale cittadino per le cure del caso. La Polizia penitenziaria, già stremata nelle forze e mortificata nel morale, sta cercando con non poche difficoltà di contenere i tumulti, in attesa di rinforzi. Tutto questo è il segno tangibile dello stato di degrado delle carceri, che non può essere affrontato con interventi meramente repressivi, come l'introduzione del reato ‘impossibile' di rivolta, ma agendo soprattutto sulla prevenzione attraverso l'umanizzazione delle condizioni di lavoro degli operatori e della detenzione”. “La situazione è stata per ore molto grave ma ora per fortuna è rientrata”, denuncia Francesco Migliorelli, vicesegretario regionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. “Non ci sono state evasioni né atti ostili contro il personale di Polizia Penitenziaria ma un violento regolamento di conti tra detenuti dopo che ieri un giovane ristretto era stato al centro di violenze da parte di altri detenuti. I detenuti avrebbero devastato anche parte dei locali di una Sezione, ma la preziosa e fondamentale opera di mediazione e negoziazione del personale di Polizia Penitenziaria, che ha riportato alla regione i detenuti più violenti, ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente e che entrassero in azione gli uomini del Corpo in reparto antisommossa. Mi sembra evidente che c'è necessità di interventi immediati da parte degli organi ministeriali e regionali dell'Amministrazione Penitenziaria, che assicurino l'ordine e la sicurezza in carcere a Marassi tutelando gli Agenti e il personale tutto che vi presta servizio. Ed è grave che non siano stati raccolti, nel corso del tempo, i segnali lanciati dal SAPPE sui costanti e continui focolai di tensione nelle carceri liguri, prevedendo anche la riapertura a Genova del Provveditorato regionale, visto che oggi dipendiamo da Torino e questo grave fatto testimonia ancora una volta come deve essere a Genova il centro regionale dell'Amministrazione Penitenziaria”. Un agente sarebbe rimasto lievemente ferito, mentre non vi sarebbero contusi fra i detenuti. Ingenti invece sarebbero i danni al piano terra della seconda sezione, che comprende anche aule scolastiche.
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