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Estero
Francia, oggi il voto di fiducia per Bayrou
Oggi 08-09-25, 07:05
AGI - A Palais Bourbon, François Bayrou è pronto a giocarsi il tutto per tutto, consapevole che con molta probabilità, dopo appena nove mesi, concluderà la sua esperienza da primo ministro. Dopo aver formulato una proposta di bilancio per il 2026 con l'obiettivo di porre un freno all'enorme debito pubblico del Paese, il 25 agosto ha chiesto un voto di fiducia. L'annuncio del verdetto e le manovre di Macron Alle 15:00 esatte salirà sul podio dell'Assemblea e intorno alle 19:00 verrà annunciato il verdetto. Salvo enormi sorprese, il risultato è già scritto. Lo sa Bayrou, come Emmanuel Macron, già alla ricerca del suo successore e sempre più sotto pressione, perché considerato la causa principale della crisi che affronta il Paese. Un'instabilità senza precedenti per la V Repubblica, da quando il capo dello Stato, con un altro azzardo, ha deciso di sciogliere l'Assemblea Nazionale, nel giugno 2024, a seguito della vittoria dell'estrema destra alle europee. Fragilità della coalizione e veti politici Le elezioni anticipate hanno portato alla formazione di tre blocchi senza una chiara maggioranza, rendendo fragile qualsiasi coalizione di governo. Nel frattempo, il premier francese ha castigato l'atteggiamento delle forze politiche, che seppur "in guerra civile tra loro", uniranno le forze per "far cadere il governo". Di fronte agli annunciati veti della sinistra e dell'estrema destra, l'inquilino di Matignon sa che la sua 'fine' è imminente. Bayrou e le mosse di Macron "Non ho rimpianti", ha affermato questa mattina, ribadendo il suo messaggio sulla gravità del debito del Paese - che ai suoi occhi giustifica uno sforzo di bilancio di 44 miliardi di euro per il 2026 - e criticando i parlamentari che "prigionieri degli slogan dei partiti politici". Dall'Eliseo, per il momento, fanno sapere che Emmanuel Macron "non ha ancora deciso" e "sta ancora cercando la soluzione giusta per l'eventuale e probabile 'post-Bayrou'. La successione: Faure, Melenchon e Le Pen Nell'entourage del presidente, pochi prevedono una nomina del socialista Olivier Faure, che ha affermato la volontà di mettere in piedi "un governo di sinistra" che sia "un governo di coabitazione" per poi lavorare testo per testo alla ricerca di compromessi. Faure "ha tutte le carte in regola per prendere il suo posto a Matignon", ha detto Patrick Kanner, capo dei senatori del PS. Ma il socialista deve tenere conto del feroce rifiuto dell'Insoumise di sostenere la sua strategia, descritta come una "truffa". Jean-Luc Mélenchon, oltre alla mozione di impeachment che i deputati di LFI si preparano a presentare, punta sulla rabbia sociale per far precipitare gli eventi, a partire da mercoledì con il movimento "Block everything" e successivamente con la mobilitazione sindacale del 18 settembre. Dal lato opposto, il Rassemblement National sta spingendo con tutte le sue forze per nuove elezioni legislative anticipate, che il partito con la fiamma pensa questa volta di poter vincere, mentre Marine Le Pen, sempre lunedì, conoscerà la data del suo processo d'appello dopo la condanna in primo grado, che le è valsa l'ineleggibilità. L'esito del voto e le possibili conseguenze La fiducia sarà dunque decisa dalla maggioranza dei voti espressi. Bayrou, per ora, può contare su 210 voti, contro i 353 dei gruppi di opposizione, che hanno annunciato che voteranno in larga parte contro. Le astensioni annunciate tra i repubblicani abbasserebbero ulteriormente le possibilità per il premier. Se l'Assemblea rifiuterà di concedergli la fiducia, il Primo Ministro dovrà presentare le dimissioni del Governo al Presidente della Repubblica.
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