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Estero
Harvard revoca la cattedra a una docente italiana: "Manipolava dati"
27-05-2025, 13:10
AGI - Nuovo capitolo nella battaglia legale che contrappone Francesca Gino, italiana che insegnava alla Harvard Business School, alla prestigiosa Università. L'ateneo le ha revocato l'incarico dopo anni di accuse di frode sui dati su cui si fondavano le sue ricerche, come confermato da un portavoce dell'università. Gino, nota per la sua attività di ricerca su onestà e comportamento etico, è stata messa in congedo amministrativo nel 2023 dopo che sono emerse molteplici accuse di falsificazione dei dati. L'indagine sul suo lavoro è stata avviata nel 2021 da un trio di data blogger - Uri Simonsohn, Leif Nelson e Joe Simmons - hanno iniziato a esaminare una serie di studi di cui Gino era coautore da oltre un decennio e nei primi mesi del 2023 hanno condiviso con la business school le prove che ritenevano dimostrassero la falsificazione dei dati. Dopo la decisione dell'ateneo di revocare la cattedra alla professoressa italiana, Harvard non ha fornito ulteriori dettagli, sottolineando che l'università non discute di questioni relative al personale, mentre Gino appena hanno preso forma le accuse nei suoi confronti ha subito negato. Sul suo sito, nel 2023, ha affermato: "C'è una cosa che so per certo: non ho commesso frodi accademiche. "Non ho falsificato i dati per sostenere alcun risultato. Non ho commesso il reato di cui sono accusato. Punto". Nell'agosto 2023, ha anche intentato una causa da 25 milioni di dollari sostenendo di essere stata l'obiettivo di una "campagna diffamatoria". Dopo la revoca dell'incarico non ha invece più risposto a una richiesta di commento. Gino ha iniziato a lavorare alla Harvard Business School nel 2010 come professore associato di economia aziendale, secondo quanto si legge nel suo ampio curriculum, aggiornato a giugno 2023. Dal 2018 al 2021 è stata a capo dell'Unità Negoziazioni, Organizzazioni e Mercati e negli ultimi anni la ricerca di Gino è stata ampiamente presentata da numerosi media, come il New York Times, il Wall Street Journal e NBC News. Considerata una professionista in ascesa ad Harvard, i suoi studi di ricerca comportamentale relativi all'imbroglio, alla menzogna e alla disonestà hanno ricevuto un'ampia copertura mediatica negli ultimi dieci anni. Tuttavia, il Daily Mail ha affermato che alcune domande sul suo lavoro sono emerse per la prima volta già nel 2012 in merito a uno studio di cui è coautrice, il quale pretendeva di dimostrare che far firmare alle persone un impegno di onestà all'inizio di un modulo, piuttosto che alla fine, aumenta le risposte oneste. Dopo che le accuse hanno iniziato a diffondersi, la rivista Psychological Science ha anche ritirato due articoli di Gino, affermando di aver agito su raccomandazione del Research Integrity Office della Harvard Business School (Hbs). In entrambi i casi, la rivista ha detto che una società forense indipendente ingaggiata da Hbs ha scoperto "discrepanze" tra i set di dati pubblicati e i set di dati precedenti degli esperimenti comportamentali di Gino. I due studi recentemente ritirati da Psychological Science sono stati un articolo del 2015 intitolato "La virtù morale dell'autenticità: come l'inautenticità produce sentimenti di immoralità e impurità" e un articolo del 2014 intitolato "Genio del male? Come la disonestà puo' portare a una maggiore creatività". Da quando le accuse su di lei sono venute alla luce, numerose persone hanno iniziato ad attaccarla nella sezione commenti dei suoi video su YouTube.
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