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Economia e Finanza
I furti dell'Arte a "lieto fine", da Gioconda all'Urlo di Munch
Oggi 20-10-25, 02:57
AGI - Il furto di oggi al Louvre è solo l'ultimo di una serie di 'colpi' che hanno sottratto al mondo la possibilità di ammirare dei veri e propri capolavori. E alcuni di questi sono stati però ritrovati e riportati ai rispettivi musei. Da Mona Lisa all'Urlo, queste le incredibili storie delle opere d'arte che sono ritornate a 'casa'. "LA GIOCONDA" di LEONARDO DA VINCI Uno dei casi più famosi al punto che molti sostengono che la fama del capolavoro rinascimentale sia dovuta proprio alla sua storia. Soggiornava dalla fine del 1700 al Louvre ma era così contesa che addirittura Napoleone la volle nella sua camera da letto. Ad inizio secolo scorso tornò ad essere esposta al museo parigino fino a quando in una mattina di agosto del 1911, venne trafugata. Vennero interrogati, perché sospettati, l'artista francese Apollinaire e anche Pablo Picasso. Ma il colpevole era invece un italiano, un impiegato del museo, tal Vincenzo Perruggia che voleva riportare il dipinto in Italia e se la portò a casa nascondendo la tela sotto il cappotto. Dopo averla tenuta appesa per qualche anno in cucina, cercò di rivenderla a un antiquario ma venne scoperto e arrestato. "DAMA CON L'ERMELLINO" di LEONARDO DA VINCI Il quadro, dipinto alla fine del '500, ritrae una nobildonna elegantemente abbigliata con in braccio un ermellino e si trova a Cracovia, al castello di Wawel. Ma durante la seconda guerra mondiale era esposto al Museo Czartoryski. I nazisti lo portarono via da lì per farne omaggio a Hitler. Pochi mesi dopo il governatore della Polonia Hans Frank chiese al Fuhrer di riaverlo e lui acconsentì. Nel 1945, quando arrivarono i russi, Frank scappò portandosi il dipinto. Venne però arrestato e il quadro tornò in Polonia. QUADRI di VAN GOGH A differenza dei 'papaveri', è andata meglio ad altri dipinti del pittore olandese. Circa 22 anni fa, vennero rubate alcune opere dal museo Van Gogh di Amsterdam. Fu grazie all'esame del Dna ritrovato sul luogo del furto che vennero rintracciati i due ladri ma della refurtiva nemmeno l'ombra. Dopo circa 15 anni in un blitz della polizia a Castellammare di Stabia in covo del narcotrafficante spuntarono invece proprio i quadri di Van Gogh. "L'URLO" di EDWARD MUNCH Il celebre dipinto, emblema dell'espressionismo, si trova ora al museo Munch di Oslo dove venne rubato due volte. Durante la prima di queste, nel 1994, i ladri entrarono, tagliarono il filo che collegava il dipinto alla parete e prima di andarsene lasciarono anche un bigliettino con scritto "mille grazie per la scarsa sicurezza". E chiesero un riscatto di 1 milione di dollari. Quattro mesi dopo, due poliziotti vestiti in borghese, si finsero antiquari interessati ad acquistare il dipinto e li incastrarono. La seconda volta, nel 2004, si trattò di una rapina a mano armata. Dopo poco, il quadro venne ritrovato e sottoposto poi a restauro. "RITRATTO DEL DUCA DI WELLINGTON" di FRANCISCO GOYA Nel 1961, un uomo si introdusse nella National Gallery entrando da una finestra, e rubò il dipinto. Era un pensionato, arrabbiato per la spesa che lo Stato aveva sostenuto per acquisire l'opera d'arte. Per questo motivo aveva deciso di chiedere un riscatto di 14 mila sterline da regalare ai poveri. Dopo quattro anni di indagini e soffiate, Bunton fece ritrovare il dipinto alla New Street Station a Birmingham e si consegnò alla polizia pochi mesi dopo. Pare che per tutto quel tempo, lo avesse conservato appeso nella cucina di casa. Secondo altri, invece, lo aveva nascosto sotto ad una mattonella del pavimento della camera da letto. "RITRATTO DI JACOB DE GHEYN III" di REMBRANDT Questo dipinto, che si trova alla Dulwich Picture Gallery di Londra, è stato rubato addirittura quattro volte: la prima nel 1966, e venne ritrovato pochi giorni dopo in un cespuglio da un signore che passeggiava con il cane. La seconda: un visitatore mise il quadro sotto il cappotto e uscì dalla Gallery. Venne fermato mentre trasportava il dipinto nel cestino della sua bicicletta. Sul terzo furto non ci sono notizie certe mentre la quarta volta, il ladro riuscì a sottrarlo calandosi con una fune. Venne ritrovato poi in Germania, in un deposito bagagli. "IMPRESSIONE, LEVAR DEL SOLE" di CLAUDE MONET L'opera risale al 1872 ed è considerata quella che ha dato il nome all'Impressionismo. Esposto al Museo Marmottan di Parigi, venne trafugata nel novembre del 1985, durante una rapina a mano armata assieme ad altre quattro opere di Monet, due di Renoir, uno di Morisot e uno di Naruse. I ladri entrarono nel museo in pieno giorno, dopo aver pagato il biglietto, e rubarono le opere dopo aver tenuto in ostaggio 9 guardie e 40 visitatori. Tutte le opere vennero ritrovate cinque anni dopo a Porto Vecchio, in Corsica, durante una negoziazione di vendita con un membro della Yakuza giapponese, che in casa aveva un catalogo d'arte su cui erano state segnate proprio le opere rubate. Venne ovviamente arrestato e i quadri tornarono a 'casa'.
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