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Estero
I prigionieri liberati nelo scambio tra Usa e Russia sono tornati a casa da eroi
02-08-2024, 08:33
AGI - Finalmente a casa. Con l'arrivo nella base aerea di Andrews, alle porte di Washington, di un volo dalla Turchia si è conclusa la vicenda di Evan Gershkovich, Paul Whelan e Alsu Kurmasheva, detenuti in Russia e rilasciati al termine del più grande accordo di scambio di prigionieri dalla fine della guerra fredda. Accolti dal presidente americano Joe Biden e dalla sua vice Kamala Harris sono arrivati a bordo di un aereo che è atterrato intorno alle 23,40 locali. Gershkovich, giornalista del Wall Street Journal, era detenuto dal marzo 2023, mentre Paul Whelan, era stato arrestato alla fine del 2018 per spionaggio. I servizi segreti turchi "hanno effettuato ad Ankara la più importante operazione di scambio di prigionieri degli ultimi tempi", si è vantata la presidenza turca. L'accordo ha consentito il rilascio di 16 persone detenute in Russia e Bielorussia, in cambio di 10 russi imprigionati negli Stati Uniti e in Germania, Polonia, Slovenia e Norvegia. I russi, compreso il sicario dell'Fsb Vadim Krassikov che stava scontando l'ergastolo in Germania per l'assassinio di un separatista ceceno, sono stati accolti a Mosca dal presidente Vladimir Putin. Alla Casa Bianca, circondato dalle famiglie degli americani liberati, il presidente Joe Biden aveva già elogiato le "decisioni coraggiose e audaci" degli alleati europei per rendere possibile questo scambio "storico", elogiando le "importanti concessioni" fatte da Germania e Turchia. Accogliendo a Colonia gli ex prigionieri, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha rivelato che tutti "hanno temuto per la propria vita". Tra loro, Rico Krieger, tedesco condannato in Bielorussia per "terrorismo" e "reclutamento di mercenari", e l'oppositore russo Ilia Iachine, condannato a fine 2022 a otto anni e mezzo di carcere per aver denunciato crimini russi in Ucraina. Per il cancelliere Scholz la decisione di rilasciare Krassikov è stata "difficile", ma ha "salvato vite umane". Lo scambio, ha sottolineato Biden, è stato frutto della "capacita' diplomatica". "Dalla Guerra Fredda, non si è mai verificato un numero cosi' elevato di scambi di persone in questo modo", ha aggiunto il suo consigliere per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan, e "non c'è mai stato, per quanto ne sappiamo, uno scambio che abbia coinvolto così tanti Paesi. La Casa Bianca ha anche rivelato di aver lavorato per mesi per liberare l'ex nemico numero pubblico uno del Cremlino, Alexei Navalny, prima che morisse a febbraio in una prigione in Siberia in circostanze oscure. Parlando di numeri, ha rivelato Ankara, "dieci prigionieri, tra cui due minorenni, sono stati trasferiti in Russia, 13 in Germania e tre negli Stati Uniti", a bordo di sette aerei. I due minorenni sarebbero i figli di una coppia di spie russe, Artem Viktorovich Dultsev e Anna Valerevna Dultseva, arrestate alla fine del 2022 in Slovenia e che, secondo i media sloveni, erano stati dati in affidamento. L'ultimo scambio tra Mosca e l'Occidente risaliva al 2022, quando la giocatrice di basket americana Brittney Griner, detenuta per un caso di droga, fu liberata in cambio del ritorno in Russia del trafficante d'armi russo Viktor Bout, in carcere negli Stati Uniti. Per Dmitri Oreschkin, analista politico indipendente con sede a Riga citato dalla France Presse, "nessuna delle due parti ha vinto: e' un pareggio. Putin non avrebbe mai autorizzato un accordo che potesse essere interpretato come un successo per l'America, la Germania o l'Occidente in generale". Per oltre un anno gli Stati Uniti hanno fatto pressioni su Mosca per ottenere la liberazione di Gershkovich, condannato il 19 luglio a 16 anni di carcere al termine di un rapido processo per spionaggio, accusa mai provata. Tra le persone rilasciate figurano anche due collaboratrici di Navalny, Lilia Tchanycheva e Ksenia Fadeieva, ma anche l'artista Alexandra Skotchilenko, arrestata nel 2022 in Russia per aver sostituito le etichette dei prezzi dei supermercati con messaggi di denuncia dell'offensiva contro l'Ucraina, o il giovane russo-tedesco Kevin Lik.
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