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Cronaca
I resti di un elefante nano ritrovati in Sicilia
Oggi 03-10-25, 11:49
AGI - Circa 700.000 anni fa la Sicilia era abitata dagli elefanti, giunti dal continente europeo grazie all'emersione di alcune porzioni di fondale marino nelle fasi glaciali: una sorta di 'ponte sullo Stretto' naturale. Quei mammiferi, però, si rimpicciolirono nel corso del tempo, adattandosi al contesto in cui si trovavano, fino a mostrarsi come il più piccolo elefante mai vissuto sulla Terra: l'elefante nano. I resti di uno di questi mammiferi, della specie Palaeoloxodon Mnaidriensis vissuto in Sicilia nel Pleistocene tra 200.000 e 150.000 anni fa, fa sono stati trovati nei giorni scorsi nella zona di Fontane Bianche, nel Siracusano. A segnalare il ritrovamento di un affioramento di diversi resti di macrofauna vertebrata della specie estinta (Adams, 1874) è stato Fabio Branca, geologo dell'Università di Catania. Il territorio Ibleo non è nuovo a rinvenimenti analoghi: a pochi chilometri di distanza spiccano i ritrovamenti di alcuni esemplari di Palaeoloxodon, provenienti nella Grotta di Spinagallo, tra cui il più importante è il Palaeoloxodon Falconeri, oggi ospitato dal Museo di Paleontologia del Dsbga dell'Università etnea e nel Museo Archeologico Regionale 'Paolo Orsi' di Siracusa. L'interesse paleontologico dell'area nord-iblea è solo una delle peculiarità di un'area fortemente interessata anche da altri fenomeni che la rendono interessante sotto il profilo geologico-ambientale: processi carsici diffusi hanno, ad esempio, portato alla luce grotte di pregio naturalistico, su tutte la Grotta Monello, Riserva Naturale Integrale dal 1998. "Questo ritrovamento si trova inserito, pertanto, in un contesto dove ricadono riserve naturali, zone speciali di conservazione e geositi - spiegano gli esperti - e si tratta di uno scrigno di geodiversita' che merita di essere studiato e tutelato al fine di consegnarlo alle generazioni future garantendo una fruizione ecosostenibile". Approfonditi studi saranno avviati nei prossimi mesi, anche grazie a specifici accordi di collaborazione tra la Soprintendenza di Siracusa e l'Università di Catania. La Sicilia è tra le isole del Mediterraneo quella che ha il maggior numero di mammiferi fossili.
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