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Estero
Il boom edilizio a Malta non paga i lavoratori
12-01-2025, 03:31
AGI - Nello skyline di Malta ciò che spicca maggiormente sono le gru, tanti sono i cantieri in corso che non frenano la corsa edilizia nell'isola. Ma nonostante boom edilizio, i manovali, i muratori lamentano scarsi salari. A fare luce sulla situazione è un documento pubblico che dipinge un quadro crudo di come l'industria delle costruzioni abbia trascorso gran parte dell'ultimo decennio affidandosi a un cast rotante di lavoratori per lo più stranieri, spesso pagati una miseria. Il documento programmatico, lanciato mercoledì, afferma che spera di proteggere i lavoratori dallo sfruttamento e di premiare i datori di lavoro che li trattano in modo equo, ma le cifre presentate nel documento suggeriscono che il lavoro da svolgere è molto impegnativo. I salari faticano a tenere il passo con l'inflazione. Citando i dati dell'UE, la politica mostra come i salari nel settore delle costruzioni siano cresciuti in media di meno del 2% dal 2013, meno di qualsiasi altro settore locale. Ciò suggerisce che la maggior parte dei lavoratori edili ha trascorso gran parte del decennio a lottare contro l'aumento del costo della vita, con tassi di inflazione spesso superiori ai loro salari. Il tasso di inflazione annuale di Malta tra il 2013 e il 2023 è stato in media del 2%, anche se è aumentato drasticamente nel 2022 e nel 2023, quando la crisi globale del costo della vita ha colpito le coste maltesi. Solo gli agricoltori e i pescatori se la passano peggio. In media, i lavoratori del settore edile guadagnano 18.500 euro all'anno, una cifra leggermente superiore ai 16.400 euro intascati da agricoltori e pescatori, ma molto inferiore alla maggior parte degli altri settori.
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