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Estero
Il conservatore José Antonio Kast è il nuovo presidente del Cile
Oggi 15-12-25, 08:54
AGI - Gli elettori cileni hanno eletto il presidente più a destra degli ultimi 35 anni di democrazia: i risultati ufficiali hanno visto José Antonio Kast vincere con un netto 58% dei voti, mentre il suo rivale ha ammesso la sconfitta. Con oltre dieci milioni di voti scrutinati, quasi il 70% del totale, Kast aveva un vantaggio inattaccabile su Jeannette Jara, membro del Partito Comunista a capo di un'ampia coalizione di sinistra. "La democrazia ha parlato forte e chiaro. Ho appena parlato con il Presidente eletto Kast - ha scritto su X - per augurargli successo per il bene del Cile. A coloro che ci hanno sostenuto e sono stati chiamati dalla nostra candidatura, sappiate che continueremo a lavorare per promuovere una vita migliore nel nostro Paese. Insieme e forti, come abbiamo sempre fatto". Meloni, congratulazioni a presidente Kast, Italia-Cile amiche "Mi congratulo con l'amico José Antonio kast per il grande successo ottenuto alle elezioni presidenziali del Cile. Italia e Cile sono nazioni amiche e sono certa che le nostre relazioni bilaterali diventeranno ancora più forti, a partire da temi come la cooperazione economica e il contrasto all'immigrazione irregolare. Buon lavoro!" Lo scrive su X il presidente del Consiglio Giorgia Meloni dopo la conferma della netta vittoria della netta vittoria del conservatore José Antonio Kast alle presidenziali cilene. Chi è Kast, ex deputato e padre di nove figli Conservatore, cattolico, liberale, Kast ha 9 figli e diventa il presidente più a destra dalla fine della dittatura di Augusto Pinochet nel 1990. "Faremo rispettare la legge in tutte le regioni, senza eccezioni o privilegi", ha detto il vincitore delle elezioni a migliaia di sostenitori radunati fuori dalla sede del Partito Repubblicano nella parte orientale di Santiago. L'annuncio della sua vittoria ha dato vita a festeggiamenti in tutto il Paese, con migliaia di persone scese in piazza, in particolare nella capitale, dove i clacson delle auto hanno suonato per diverse ore. Kast, ex deputato, ha condotto una campagna elettorale incentrata sulla lotta alla criminalità e ha promesso di espellere i quasi 340mila migranti irregolari, la maggior parte dei quali venezuelani. La sua avversaria, Jeannette Jara, 51 anni, ex ministra del Lavoro sotto il presidente uscente Gabriel Boric e membro del partito comunista, ha promesso di aumentare il salario minimo e di tutelare le pensioni. La criminalità e l'immigrazione clandestina sono le principali preoccupazioni dei cileni, prima ancora delle difficoltà economiche legate alla crescita lenta. "Il Paese sta crollando", ha ripetutamente affermato Kast, candidato del Partito Repubblicano, da lui fondato nel 2019. Kast, che entrerà in carica a marzo, ha ricevuto le congratulazioni del Segretario di Stato americano Marco Rubio, il quale ha affermato che gli Stati Uniti avranno con Kast "prioritaàcomuni, tra cui il rafforzamento della sicurezza pubblica, la fine dell'immigrazione illegale e il rilancio delle relazioni commerciali". Il presidente argentino Javier Milei, alleato di Donald Trump e convinto neoliberista, ha espresso la sua "immensa gioia" per la "travolgente vittoria" del suo "amico". Anche il presidente brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva, si è congratulato con Kast per la vittoria, sottolineando la trasparenza e l'ordine del processo elettorale e promettendo di impegnarsi per "rafforzare le eccellenti relazioni bilaterali". Il leader progressista, ideologicamente contrario a Kast, ha augurato al presidente eletto "molto successo nel suo futuro mandato" e ha evidenziato l'impegno del Brasile a continuare a collaborare con la nuova amministrazione cilena.
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