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Estero
Strage di Bondi Beach: gli attentatori avevano raccontato di essere a pesca
Oggi 15-12-25, 10:21
AGI - Avevano raccontato alla famiglia di essere andati a pesca nel fine settimana Naveed e Sajid Akram, i due terroristi che ieri hanno compiuto una strage sulla spiaggia di Bondi a Sydney dove la comunità ebraica stava festeggiando Hanukkah. Il bilancio delle vittime è di 16 morti, tra cui un bambino e lo stesso attentatore. Quaranta feriti sono ancora in ospedale. E un eroe, un 43enne che ha rischiato la vita per disarmare uno degli attentatori. "Ieri mi ha chiamato Naveed e mi ha detto: 'Mamma, sono andato a fare una nuotata e immersioni subacquee. Ora andiamo a mangiare poi resteremo a casa perché fa calo", ha riferito al Sydney Morning Herald, la madre, Verena, mentre la polizia circondava la casa di famiglia a Bonnyrigg. Ma invece di essere al mare a Jervis Bay, i due si erano rinchiusi in una casetta di mattoni grigi in affitto a Campsie in attesa di mettere in atto i loro piani. I precedenti di Naveed Naveed Akram era finito sei anni fa sotto indagine dell'agenzia di intelligence interna australiana (Asio) per fa per i suoi stretti legami con una cellula terroristica dello Stato Islamico (Isis) con sede a Sydney. Lo ha riferito l'Abc. Gli investigatori dell'agenzia antiterrorismo Jctt, un'unità composta da agenzie statali e federali, ritengono che Akram padre e figlio avessero giurato fedelta' al gruppo terroristico. Nella loro auto sono state trovate due bandiere dell'Isis.
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