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Estero
Il Louvre nel caos: dal furto agli scioperi. Cosa sta accadendo
Ieri 15-12-25, 11:06
AGI - Il Museo del Louvre, uno dei più visitati al mondo e tempio indiscusso dell'arte, si è svegliato lunedì mattina con le porte sbarrate. Un cartello sulla piazza della piramide annunciava un ritardo nell'apertura a causa di un'assemblea generale del personale in sciopero, ennesima prova del profondo subbuglio che attanaglia l'istituzione dal furto del 19 ottobre e la successiva rivelazione delle sue disfunzioni interne. Dalle 9:00, circa 400 dipendenti, secondo la CFDT, si sono riuniti per votare l'appello sindacale a uno "sciopero delle rinnovabili" contro il "deterioramento dell'accoglienza pubblica" e le "condizioni di lavoro sempre più degradate". "Visitare il Louvre è diventato un vero percorso a ostacoli", denunciano i sindacati CGT, CFDT e SUD nel loro avviso inviato al Ministro della Cultura Rachida Dati. La reazione dei visitatori L'improvvisa chiusura ha colto di sorpresa i visitatori con biglietto, respinti fino a mezzogiorno. "Sono davvero deluso, il Louvre è stato il motivo principale per cui siamo venuti a Parigi, perché volevamo vedere la Monna Lisa," ha commentato Minsoo Kim, 37 anni, coreano in luna di miele. Altri, pur delusi, hanno espresso comprensione, come Natalia Brown da Londra: "È un po' deludente, ma allo stesso tempo capisco perché lo fanno". Non era ancora chiaro a metà mattinata se il museo avrebbe chiuso per l'intera giornata. L'ombra del furto e la riorganizzazione Questo conflitto sociale si innesta su un contesto già teso. Il museo sta affrontando una riorganizzazione forzata e deve ancora rispondere alle domande sui difetti strutturali che hanno consentito a un commando di sequestrare otto Gioielli della Corona, tuttora irrintracciabili. Incontri al ministero della Cultura e finanziamenti Per scongiurare un'ulteriore chiusura del museo con l'avvicinarsi delle festività, la scorsa settimana sono stati tenuti incontri al Ministero della Cultura. Il Ministro Dati si è impegnata ad annullare la prevista riduzione di 5,7 milioni di euro dei finanziamenti pubblici del Louvre nel disegno di legge finanziaria del 2026. Nel 2024, il sussidio statale è stato di 98,2 milioni di euro. La missione di Philippe Jost per la riorganizzazione Parallelamente, il Ministro ha affidato venerdì scorso a Philippe Jost, l'alto funzionario responsabile della ricostruzione di Notre-Dame, una missione per "riorganizzare a fondo il museo". Il presidente del Louvre, Laurence des Cars, lavorerà per alcuni mesi in tandem con Jost. Il Ministro Dati ha sottolineato che "devono essere adottate misure essenziali, ben oltre la sicurezza e la protezione". La CFDT, tuttavia, ha chiesto chiarimenti sull'"esatto ambito" di questa missione. Il Ministero ha annunciato che i lavori di Jost si svolgeranno a gennaio e febbraio, con le prime raccomandazioni attese "alla fine di febbraio". Indagini in Senato La ricerca di risposte sulle disfunzioni del museo non si ferma. I senatori continueranno a indagare, anche dopo aver appreso dell'indagine amministrativa avviata dopo il furto. Martedì, la commissione cultura del Senato ascolterà per la prima volta Jean-Luc Martinez, ex presidente del Louvre (2013-2021), sotto la cui gestione sono stati effettuati due audit "allarmanti", seguiti senza grande efficacia. Mercoledì, sarà nuovamente il turno di Laurence des Cars, alla guida del museo dalla fine del 2021, per chiarire in particolare come questi due audit siano stati scoperti dall'attuale direzione solo dopo il clamoroso colpo del 19 ottobre.
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