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Estero
Il governo giapponese punito alle urne dopo lo scandalo dei fondi neri
28-10-2024, 09:21
AGI - Il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba ha riconosciuto la "sfiducia" e la "rabbia" degli elettori all'indomani della sua pesante sconfitta elettorale, ma ha escluso di dimettersi, per evitare un "vuoto politico", puntando invece a realizzare "riforme fondamentali" all'interno del suo partito, colpito da un grave scandalo finanziario. Dopo essere stato nominato meno di un mese fa, il 1 ottobre, Ishiba ha indetto elezioni legislative anticipate, sperando di consolidare il suo potere rafforzando la posizione del suo Partito Liberal Democratico (LDP), che ha governato il Giappone quasi ininterrottamente per settant'anni. Ma secondo le proiezioni del canale televisivo nazionale NHK e in attesa dei risultati ufficiali, per la prima volta dal 2009 il PLD non ha raggiunto la maggioranza assoluta di 233 seggi. Quel che è peggio, queste cifre suggeriscono che la coalizione di governo composta dal PLD e dal piccolo partito Komeito non è riuscita ad assicurarsi il controllo della metà dei 465 seggi della Camera bassa. Il PLD ha ottenuto 191 seggi e il Komeito 24, secondo i conteggi della NHK. "Il fattore più importante (della sconfitta) è il sospetto, la sfiducia e la rabbia che non si sono attenuati sul problema dei finanziamenti e della politica", ha ammesso Ishiba, promettendo una "riforma fondamentale" su questo tema. Già penalizzato dalla congiuntura economica e dall'elevata inflazione, il PLD ha subito le conseguenze di una vicenda di "fondi neri" al suo interno. Shigeru Ishiba, 67 anni, ha però detto di voler restare in carica, per evitare di creare "un vuoto politico". "Voglio compiere il mio dovere, che è proteggere la vita delle persone, proteggere il Giappone", ha detto alla stampa. A dimettersi è stato invece Shinjiro Koizumi, responsabile delle elezioni all'interno del PLD. Gli osservatori dubitano peraltro della capacità dell'opposizione, molto divisa, di formare un'alleanza. Ishiba guiderà quindi un governo di minoranza (senza maggioranza assoluta in Parlamento), col rischio di avere difficoltà a far adottare i suoi testi o a cercare nuovi partner di coalizione. Ma il premier ha chiarito che non desidera "per il momento" espandere la sua coalizione, preferendo colloqui conformi ai testi con i partiti dell'opposizione. Tuttavia, potrebbe vedere contestata la sua posizione all'interno del PLD, dove alcuni dirigenti, sostenitori dell'ex Primo Ministro Shinzo Abe, potrebbero cogliere l'occasione per vendicarsi dopo essere stati messi in disparte. Ma avendo perso un numero considerevole di seggi, il LDP potrebbe decidere di sostenere Ishiba per il momento, pensando che non è il momento di impegnarsi in dispute interne, secondo gli osservatori. Nelle ultime elezioni generali, nel 2021, il PLD aveva ottenuto la maggioranza con 259 seggi nella potente camera bassa del Parlamento, che aggiunti ai 32 di Komeito ha permesso di ottenere una comoda maggioranza. Se i risultati ufficiali lo confermeranno, la perdita della maggioranza da parte dell'LDP sarà il risultato peggiore da quando perdette il potere nel 2009, prima di essere riportato alla ribalta nel 2012 con una grande vittoria di Shinzo Abe. I sondaggi d'opinione prima delle elezioni suggerivano che in molte circoscrizioni elettorali, i candidati dell'LDP erano testa a testa con quelli del Partito Democratico Costituzionale (PDC), il principale gruppo di opposizione, guidato dal popolare ex primo ministro Yoshihiko Noda. Il PDC, il secondo gruppo parlamentare più numeroso, sembra aver fatto notevoli progressi, con la NHK che conta 148 seggi contro i 96 precedenti. "Gli elettori hanno scelto il partito più in grado di promuovere le riforme politiche", ha subito commentato Noda, aggiungendo che "il governo di PLD-Komeito non può continuare". Le elezioni legislative segnano anche il progresso dei gruppi più piccoli, con il Partito Democratico Popolare (centro) che ha quadruplicato il suo numero di seggi secondo NHK. Il Reiwa Shinsengumi, partito populista fondato da un ex attore, passerebbe da 3 a 9 seggi dopo aver promesso di abolire l'imposta sui consumi e aumentare le pensioni, mentre il Partito conservatore del Giappone, anti-immigrazione e nazionalista, ha ottenuto i suoi primi tre seggi. Ultimo dato importante, quello sulle elette donne: secondo le stime NHK, il loro numero potrebbe raggiungere il livello record di 73.
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