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Estero
Il mistero del tredicesimo piano negli ascensori. Non esiste
Oggi 08-11-25, 16:26
AGI - Forse non tutti sanno che in moltissimi palazzi di New York, soprattutto quelli costruiti nel Novecento ma anche in molti hotel di Manhattan, non esiste un piano indicato con il numero “13” negli ascensori. E neanche nelle targhe dei piani. La spiegazione è una combinazione di superstizione americana e marketing immobiliare. Nella cultura americana il 13 è considerato un numero sfortunato, mentre non lo è il nostro 17. L’origine è antica: secondo la tradizione cristiana, a tavola con Gesù c’erano 13 commensali, e l’ultimo di questi, Giuda, tradì. Anche nella mitologia norrena, Loki era il tredicesimo dio a entrare in una festa e a portare sventura. Questa credenza è rimasta così radicata che molti non vogliono vivere, lavorare o dormire in un “13° piano”. Ma c’è anche un motivo commerciale dietro questa assenza. Gli immobiliaristi di Manhattan nei primi decenni del Novecento si accorsero che gli appartamenti o gli uffici al 13° piano erano più difficili da vendere o affittare. Il tredicesimo piano nascosto Soluzione molto americana: hanno deciso di saltare il numero. Così dopo il 12° piano troverete spesso il 14°. Come in questa pulsantiera nel video ripreso in uno storico edificio a pochi passi dalla Fifth Avenue, che nel Novecento aveva ospitato la sede del New Yorker. In realtà il tredicesimo piano esiste, solo che viene etichettato come “14”, o “M” (la tredicesima lettera dell’alfabeto), oppure “12A”. Tendenza ancora attuale. Il 13 oggi, tra superstizione e modernità Anche molti hotel e condomìni moderni continuano a evitare il 13, proprio per non turbare potenziali clienti superstiziosi. Ma occhio: alcuni grattacieli più recenti (soprattutto di lusso o high-tech) hanno reintrodotto il 13° piano. Un modo per dire: voltiamo pagina e guardiamo al futuro.
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