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Cultura e Spettacolo
'Il pavone di porcellana', quando un naufragio diventa un romanzo
Oggi 25-10-25, 18:13
AGI - Il frastuono di una folla in festa e due giovani che si stringono. L'incipit de "Il pavone di porcellana" (Arcadia Edizioni), romanzo d'esordio di Fabio Florindi, rovescia subito le aspettative: non è la descrizione di un inizio trionfale, ma la premessa di qualcosa che si sta spegnendo. Il libro, che intreccia storia e finzione con un tocco di poesia discreta, è tratto da una storia vera: il naufragio del Loch Ard, veliero partito da Londra nel 1878 e diretto sulle coste australiane. La trama verte su due pilastri: i sentimenti tra i due giovani protagonisti, il mozzo Tom Pearce e l'aristocratica Eva Carmichael, e le vicissitudini di vari personaggi attorno a un pavone di porcellana, l'oggetto più prezioso a bordo del veliero. I sentimenti tra i due protagonisti vengono suggeriti più che dichiarati, lasciando spazio al lettore per percepire, immaginare e interpretare. È proprio nella sottrazione, nell'inespresso, che risiede la forza emotiva del libro. Quelli di Tom ed Eva sono due mondi tra cui non ci può essere comunicazione, nonostante i due giovani si sforzino per abbattere barriere dure come granito. Il pavone di porcellana: un simbolo di resilienza Il pavone di porcellana, più che oggetto, diventa simbolo. Nella sua fragilità c'è la bellezza che sopravvive alla tempesta, la memoria che resiste alla distruzione. Diventa un filo segreto che lega le persone e il tempo, quasi un ponte tra la realtà documentata e la storia immaginata. Un romanzo tra storia e lirismo Il romanzo colpisce con delicatezza, è capace di unire la concretezza della storia vera al lirismo di una narrazione attenta e mai banale. Una lettura che non cerca il colpo di scena facile, ma lavora sulle sfumature, sulle attese, e sulle cose non dette quelle che spesso, nella vita come nella letteratura, lasciano il segno più profondo. Il linguaggio del libro, che cattura per la sua linearità ed è privo di virtuosismi retorici, è capace di creare immagini: sfogliando le pagine sembra di sentire il rumore delle onde, avvertire il freddo del vento e dell'acqua, toccare il legno bagnato e sentirne l'odore. Il libro è impreziosito da un'appendice in cui l'autore arricchisce la finzione con la verità: documenti storici e informazioni biografiche sui protagonisti della vicenda.
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