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Cronaca
Il presidente di Aeroporti di Puglia Vasile: “Il 2025 è stato straordinario, ora puntiamo ...
Oggi 29-10-25, 12:16
AGI - Presidente Antonio Vasile, il 2025 è stato un anno da record per Aeroporti di Puglia, cosa dobbiamo aspettarci per la fine dell'anno e in ottica 2026? È stato un anno incredibile per noi, ma soprattutto è stato un anno straordinario per l'intero sistema Puglia. Perché gli aeroporti hanno solo il vantaggio di contare i numeri, di farlo più velocemente e in maniera immediata. Sì, un anno record, con quasi un milione di passeggeri in più. Nel 2026, invece, puntiamo a un cambio di strategia. L’obiettivo è far diventare gli Stati Uniti, un mercato eccezionale, il primo cliente della Puglia e capitalizzare un grande evento come il G7 (svoltosi in Puglia nel 2024, ndr). Durante il quale abbiamo avuto diverse delegazioni, tra queste pure quella degli Stati Uniti, e anche sull'onda del G7 miriamo a portare qui quanti più statunitensi possibili”. Proprio a proposito di Stati Uniti dal primo maggio 2026 United Airlines opererà sei collegamenti a settimana sulla linea Bari-New York Avremo praticamente un volo al giorno, con due differenze sostanziali. La prima dedicata alla connessione su tutto il mercato americano: ovvero con United collegheremo Bari direttamente all'aeroporto di Newark. È importante perché da Newark abbiamo circa 100 connessioni con tutte le principali città degli Stati Uniti, per esempio un volo interno che porta da Cleveland a Newark e da Newark a Bari. Ciò rappresenta una straordinaria visione e una capacità di aggressione del mercato statunitense. Invece l'altro vettore, Neos, vettore italiano con un aeromobile straordinario ad alta capacità, è pronto a rimettere in moto il mercato delle agenzie di viaggio. Mi faccia aggiungere un concetto. Prego “Nel post pandemia c’è stato un altissimo tasso di mortalità degli agenti di viaggio, eppure loro sono una garanzia, perché l'agente di viaggio non ti vende solo un biglietto aereo, ti vende un'esperienza, la capacità di fare una vacanza piena, ricca di contenuto, ben organizzata. Chi all’interno di questo mercato ha superato la pandemia, lo ha fatto per le sue qualità, la grande affezione del proprio cliente. Dunque abbiamo ascoltato e ricevuto consigli dalle agenzie di viaggio su una possibile strategia. Così è nata l’idea di un altro vettore che ci collega direttamente con l'aeroporto della città più importante degli Stati Uniti, New York”. Nei media è molto accreditata l’ipotetica nascita di una compagnia regionale pugliese. Cosa può dirci a tal proposito? “Un sistema maturo ha la necessità di consentire ad altre imprese di potersi affiancare. Per la prima volta un gruppo di imprenditori privati si affianca a un sistema pubblico per risolvere un problema di carattere sociale, ovvero l'altissimo costo dei biglietti sulle rotte di Roma e Milano. Una questione che colpisce aziende, studenti e cittadini bisognosi di cure. La compagnia regionale pugliese è un'idea meravigliosa e questo gruppo di imprenditori, che mi piace definire ‘capitani generosi’, piuttosto che ‘capitani coraggiosi’, si mette a disposizione proprio come fattore sociale. Potremmo essere agli albori di una nuova frontiera, originata da un fondo di sviluppo sociale che sostiene i cittadini pugliesi. Riteniamo che sia possibile trovare un vettore che abbia la capacità di trasportare i pugliesi a un prezzo competitivo. Il ruolo di Aeroporti di Puglia non è solo quello di far nascere l'impresa, ma anche di mettere a disposizione di questa società un patrimonio notevole: i dati e la certezza del successo, perché a seconda degli orari in cui si parte e si arriva, Aeroporti di Puglia può essere veramente determinante per questa operazione. Mi piace inoltre pensare che all'appello di Confindustria Bari-BAT rispondono quante più persone possibili e così mi pare. Molti stanno manifestando interesse rispetto a una delle imprese più complicate nella storia dell'impresa, ovvero la compagnia aerea. A differenza del passato, però, oggi sono noti tutti gli errori, per cui una nuova idea industriale potrebbe avere successo”. Sempre in merito alla compagnia aerea Pugliese, recentemente il presidente di Confindustria Bari-BAT ha detto che “è necessario l'intervento della Regione per questa impresa” In termini di carattere finanziario la Regione può essere l'arranger dell'operazione, cioè l'organizzatore. Se il pubblico si propone di aiutare il privato non è un fatto squisitamente economico, ma di prospettiva. Detto in altri termini, colmare una necessità pubblica e renderla un business al servizio dell'impresa. Dopo la lunga vicenda a Luwimings, il prossimo primo novembre l'aeroporto di Foggia tornerà di nuovo operativo grazie a AereoItalia Innanzitutto Foggia è un aeroporto coperto da un sistema normativo di carattere europeo che si chiama Sieg, unico nel suo genere perché per la prima volta viene applicato a un sistema aeroportuale. Ciò offre la possibilità che un’infrastruttura strategica come un aeroporto possa riprendere a vivere e quindi pagare i propri investimenti. Questo diritto alla mobilità, una sorta di aiuto di carattere economico finanziario, è consentito fino al raggiungimento di 200.000 passeggeri. Anche rispetto alla continuità territoriale Sieg è uno strumento molto più vantaggioso, perché la prima ti mette esclusivamente nelle condizioni di trovare un vettore a mercato con una gara molto complessa; con il secondo, invece, si pensa all'obiettivo di salvaguardare, mettere sul mercato l'intera infrastruttura, quindi una nuova aerostazione. La regia della Puglia in questa operazione è semplice, l’obiettivo è avere tutti i quattro aeroporti regionali efficienti sul piano infrastrutturale. Ciò significa che prima o poi il cliente lo troveremo. Quindi sono risorse, mi lasci dire benedette, che la Regione ha investito su quell'aeroporto. Luwimings è stata una compagnia che ha servito perfettamente questo territorio. Adesso arriva Aeroitalia, un nuovo vettore più dinamico che ha già un grande business, nel senso che è la seconda compagnia aerea italiana con tre milioni e mezzo di passeggeri, dunque è una compagnia emergente. Per tornare alla sua domanda riteniamo che questa operazione avrà successo, e chiunque farà business nel trasporto aereo in Puglia ne avrà. Per due ordini di motivi, il primo dipende dai pugliesi stessi che sono dei grandi viaggiatori, quindi il diritto alla mobilità, soprattutto verso l'estero, sarà sempre più garantito e saremo sempre più impegnati a cercare nuovi vettori. Secondo perché il sistema aeroportuale pugliese, che rimane ancora oggi l'unica rete aeroportuale italiana, ha la prerogativa dei vasi comunicanti. Quando il bicchiere si riempie, man mano che l'infrastruttura viene messa in campo e cresce sul piano edile, gli altri aeroporti supportano la rete. È un'idea che non ci farà mai perdere passeggeri perché in fondo gli scali sono distanti anche meno di 100 chilometri l'uno dall'altro. Noi riteniamo che sia la strategia vincente. Recentemente il Consiglio Comunale di Taranto ha approvato una mozione per l'apertura dello scalo di Grottaglie a uso civile. È un'ipotesi plausibile? Aeroporti di Puglia opera in base al Piano nazionale degli aeroporti, quest’ultimo ha definito quelli che dovranno essere destinati al servizio del volo civile, all'aviazione generale, al cargo e allo spazioporto. A Grottaglie noi abbiamo ricevuto dal Piano di sviluppo e coesione circa 70 milioni di euro per realizzare la base spaziale italiana. Voglio essere chiaro: tutte le attività aerospaziali potrebbero avere in un prossimo futuro una connessione diretta col volo civile. Stiamo recuperando l’aerostazione di Grottaglie, una struttura degli anni 60, inadeguata per la normativa attuale. Terminata questa operazione sarà uno tra gli aeroporti più belli d'Italia, come spesso capita all'ultima infrastruttura realizzata. Tra l'altro proprio in questi giorni porteremo tutti i ceramisti di Grottaglie presso l’aerostazione per darle una forte identità territoriale. Senza dimenticare che abbiamo la prepotenza di un'infrastruttura che ha una tra le piste più grandi d'Europa, in assoluto tra le più performanti dal punto di vista aeronautico. Quindi dobbiamo cercare di comporre un paniere con il cargo, l'aviazione generale, lo spazioporto e il dismantling. In tale contesto dobbiamo tener conto e tutelare anche il nostro vicino di casa che oggi è il gruppo Leonardo, il quale produce le fusoliere Boeing e ha una grande capacità produttiva. Peraltro a Grottaglie sono state dedicate ulteriori importanti commesse. Ricapitolando da un lato abbiamo uno stabilimento industriale, un aeroporto industriale; dall'altro la necessità di una vocazione territoriale che ritiene che attraverso lo sviluppo dell’attività civile, l'aeroporto possa portare benessere alla collettività. Noi non siamo contrari a prescindere, questo voglio chiarirlo. Dunque? Crediamo che in questo paniere ci possa stare tutto, con le dovute attenzioni, perché la compatibilità tra le varie capacità operative è data dalle regole. In Italia, credo che sia un vanto, abbiamo una tra le migliori authority a livello internazionale, l'Enac. Lo dico perché ha avuto questa incredibile ambizione di spingersi in questi aeroporti ‘secondari’, industriali, creando proprio a Grottaglie un unicum a livello di organizzazione aeroportuale. Quindi immaginando un contenitore dove tutte le attività che nascono oggi, saranno le attività dell'aeronautica del futuro. Stiamo correndo verso il futuro, riceviamo costantemente attenzione da tutte le parti del mondo perché gli spaziporti saranno soltanto sette. Oggi, quello italiano, mi lasci dire, europeo, perché ce ne sarà uno solo in Italia, è una tra le scommesse più promettenti su cui il sistema Paese decide di scommettere. L’ambizione giusta, da un certo punto di vista, che il Consiglio comunale di Taranto pone, deve confrontarsi anche con l'idea di uno scenario allargato che in un brevissimo futuro potrebbe cambiare le carte in tavola del modo e del mezzo con cui si viaggia.
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