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Estero
Netanyahu vince il primo round alla Knesset: sì alla riduzione dei poteri del procuratore generale
Oggi 29-10-25, 15:23
AGI - Benjamin Netanyahu incassa un successo alla Knesset. Il parlamento israeliano ha approvato in prima lettura progetti di legge per spezzettare in tre il ruolo del procuratore generale e di fatto limitare autonomia e poteri ora concentrati su un solo magistrato. Se la riforma otterrà il via libera finale, il procuratore generale in quanto tale resterà consulente legale del governo e lo rappresenterà nei tribunali civili e amministrativi, una sorta di avvocato di Stato, mentre a un procuratore della Repubblica sarà affidato il compito di dirigere le questioni penali. E la gestione dell'Ufficio del procuratore non sarà più sotto il controllo esclusivo del magistrato, ma soggetta al governo e al ministro della Giustizia. La riforma smantella il ruolo di controllore Di fatto, la riforma smantellerà il ruolo fondamentale di controllore del potere esecutivo affidato al procuratore generale. Quel compito oggi è svolto da Gali Baharav-Miara, procuratore capo nel processo per corruzione contro il primo ministro e grande oppositrice della riforma della giustizia promossa da Netanyahu che ha cercato invano di licenziarla. Limitazioni alle indagini contro alti funzionari Il procuratore generale non avrà più la facoltà di avviare autonomamente un'indagine o un'azione penale contro il primo ministro, un ministro o un deputato. La decisione di aprire inchieste contro alti funzionari dovrà essere approvata da un comitato composto da un giudice dell'Alta Corte, da un ex procuratore generale e da un avvocato del settore privato. Il percorso legislativo Le proposte passeranno ora in Commissione e saranno necessarie altre tre letture perché diventino legge. Ma il cammino potrebbe non essere così spedito anche se la maggioranza che sostiene la riforma è solida. È probabile, sottolinea la stampa israeliana, che arrivino ricorsi legali contro lo svuotamento di un pilastro della separazione dei poteri. Per ora l'esecutivo però esulta. "Dividere il ruolo del procuratore generale è una riforma essenziale e necessaria nel sistema giudiziario. È giunto il momento di porre fine al conflitto di interessi intrinseco e all'eccessiva concentrazione di potere incarnata in questo ruolo", ha commentato il ministro degli Esteri, Gideon Saar. Sulla stessa linea anche il ministro per la Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir: "Questa non è una rivoluzione contro il sistema legale, ma un emendamento necessario a beneficio del popolo di Israele e dello Stato di Israele", ha assicurato.
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