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Economia e Finanza
In arrivo la riforma dell'edilizia, sarà più facile sanare gli "abusi storici" (prima del ...
Oggi 04-12-25, 08:10
AGI - Dal silenzio assenso per velocizzare i tempi alla razionalizzazione, semplificazione e digitalizzazione delle procedure per snellire il percorso amministrativo. Sono i principi cardine della riforma dell'edilizia proposta nel disegno di legge di delega al governo per l'adozione del codice dell'edilizia e delle costruzioni che dovrebbe approdare oggi in Consiglio dei ministri. Il disegno di legge delega di riforma del Testo Unico dell'edilizia, che darà vita a un nuovo 'Codice delle costruzioni', diventerà più facile sanare gli immobili realizzati anche prima del 1 settembre 1967, data di entrata in vigore della cosiddetta 'Legge Ponte' che ha apportato modifiche e integrazioni alla legge urbanistica del 1942, estendendo l'obbligo di strumenti urbanistici (come i piani regolatori) e di licenze edilizie a tutto il territorio nazionale. La riforma, punta a "semplificare e razionalizzare i procedimenti amministrativi finalizzati al rilascio o alla formazione dei titoli in sanatoria". L'obiettivo, si legge nella relazione illustrativa del provvedimento, "non è quindi modificare i requisiti sostanziali per la sanatoria, ma intervenire sui processi per renderli più efficienti". Si punta quindi "a favorire la regolarizzazione degli abusi storici", ovvero quelli realizzati prima dell'entrata in vigore della legge 765 del 6 agosto 1967. È inoltre prevista "la possibilità di subordinare il rilascio di tali titoli in sanatoria alla realizzazione, da parte del proprietario o avente titolo, di interventi essenziali di messa in sicurezza dell'immobile o di adeguamento alle inderogabili norme tecniche di costruzione". Parallelamente, si procederà "alla razionalizzazione dei regimi sanzionatori propedeutici al rilascio dei relativi titoli in sanatoria". Le sanzioni saranno "commisurate all'entità della trasformazione edilizia o urbanistica, alla gravità della difformità, ovvero al valore delle opere realizzate". La delega prevede la razionalizzazione del regime sanzionatorio per le difformita' edilizie che non consentono il rilascio di titoli in sanatoria. L'obiettivo, si legge, "è semplificare gli adempimenti e ridurre gli oneri a carico dell'ente territorialmente competente, favorendo soluzioni rapide ed efficienti per il ripristino della legalità edilizia". Uno degli obiettivi è chiarire gli ambiti di competenza statale e regionale poiche', si legge nella relazione, "la non chiara ripartizione delle competenze tra i diversi livelli di governo ha storicamente generato incertezze, sovrapposizioni normative e frequenti contenziosi, rallentando l'efficacia dell'azione amministrativa e la certezza del diritto". Tra i principali scopi vi è la semplificazione della normativa e dell'attività amministrativa. La delega autorizza il governo ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge in esame, uno o più decreti legislativi. Il pilastro dell'intervento è la redazione del "Codice dell'edilizia e delle costruzioni", volto a una riforma organica della disciplina. che "avverrà mediante la semplificazione, la razionalizzazione, il riordino nonche' la sostituzione della disciplina vigente in materia di edilizia e di sicurezza delle costruzioni". Si punta a favorire il coordinamento con altre normative di settore, in particolare, il coordinamento con la disciplina dei beni culturali e paesaggistici, sanitaria e fiscale. Il processo di adozione dei decreti legislativi prevede un iter che coinvole diversi attori istituzionali. La proposta sarà formulata dal ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con i ministri per la pubblica amministrazione, per le riforme istituzionali e la semplificazione normativa, dell'interno, dell'ambiente e della sicurezza energetica, della salute, della cultura, della giustizia, per la protezione civile e le politiche del mare e per gli affari regionali e le autonomie. Prevista anche la riforma del sistema dei titoli abilitativi edilizi e delle procedure amministrative, mantenendo le attuali tipologie (permesso di Costruire - PdC, segnalazione certificata di inizio attività - Scia, e comunicazione di inizio lavori asseverata - Cila) nell'ottica di una complessiva modernizzazione.
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