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Estero
In manette due sospettati per il maxi furto al Louvre. "Stavano fuggendo in Algeria e Mali"
Oggi 26-10-25, 13:19
AGI - Una settimana dopo lo spettacolare furto di otto gioielli della Corona francese, avvenuto in pochi minuti dal museo del Louvre, due uomini sospettati di far parte del commando sono stati fermati e posti in custodia cautelare. La procuratrice di Parigi, Laure Beccuau, ha confermato che "gli investigatori della Brigata anticrimine (Brb) hanno effettuato degli arresti ieri sera". "Uno degli uomini arrestati si stava preparando a lasciare il Paese dall'aeroporto di Roissy", ha aggiunto, confermando le indiscrezioni di Le Parisien e Paris-Match. "La divulgazione affrettata delle notizie non può che nuocere agli sforzi investigativi di chi è impegnato nella ricerca sia dei gioielli rubati che di tutti i colpevoli", ha lamentato la procuratrice. I due uomini in custodia per "furto organizzato" e "associazione a delinquere" sono originari di Seine-Saint-Denis e sulla trentina. La loro custodia cautelare potrebbe durare fino a 96 ore. Secondo una fonte citata dall'agenzia Afp, gli arresti sono stati eseguiti dal Brb e dalla Brigata di ricerca e intervento (Bri). Uno dei due uomini è stato arrestato all'aeroporto di Roissy, diretto in Algeria, mentre l'altro, fermato nella regione di Parigi, pianificava la fuga in Mali, secondo quanto riferisce Le Figaro. I due sono sospettati di far parte del commando di quattro uomini che ha rubato otto gioielli della Corona francese, per un valore stimato di 88 milioni di euro, domenica scorsa. Intorno alle 9:30 del mattino del 19 ottobre, hanno piazzato un montacarichi ai piedi del museo più visitato del mondo, sul Quai Francois-Mitterrand, e due di loro, con il volto mascherato, sono saliti in un cesto fino alla Galleria Apollo. Commissionata da Luigi XIV per esaltare la sua gloria di Re Sole, questa sala ospita la collezione reale di gemme e i diamanti della Corona, che conta circa 800 pezzi. Dopo aver rotto una finestra e le teche contenenti i gioielli con delle smerigliatrici angolari, i ladri se ne sono andati a bordo di due potenti scooter guidati dai loro complici. Quello che è subito stato definito il "furto del secolo" è durato in totale tra i sette e gli otto minuti. Le indagini, affidate alla Brb e all'Ufficio centrale per la Lotta al traffico di beni culturali (Ocbc), stanno impegnando un centinaio di investigatori. Sulla scena del furto sono stati prelevati "oltre 150 campioni di Dna, campioni papillari e altre tracce", ha fatto sapere Beccuau. Durante la fuga, i criminali hanno lasciato, tra le altre cose, guanti, un casco, due smerigliatrici angolari, una fiamma ossidrica, un gilet giallo e un walkie-talkie, da cui sono stati prelevati i campioni. Hanno anche lasciato cadere la corona dell'imperatrice Eugenia. Finora, i gioielli non sono stati ritrovati. Il rischio è che i diamanti e le pietre preziose che ornavano le parure possano essere già stati disassemblati e i gioielli fusi. Il maxi furto, che sembra essere stato meticolosamente pianificato, ha sollevato dubbi sulla sicurezza del museo più famoso del mondo. Il ministro della Giustizia francese ha ammesso che i protocolli di sicurezza "hanno fallito", lasciando al Paese una "immagine terribile". A riguardo è in corso anche un'indagine amministrativa affidata all'Ispettorato generale degli Affari culturali. La ministra della Cultura Rachida Dati ha dichiarato di aver richiesto la presentazione dei suoi risultati "all'inizio della prossima settimana per annunciare misure concrete per la sicurezza del Museo".
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