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Estero
Israele cancella il post di condoglianze per la morte di Bergoglio. Piovono critiche
Ieri 22-04-25, 22:51
AGI - Il silenzio del premier israeliano Benjamin Netanyahu sulla morte di Papa Francesco non è passato inosservato. Peggio ancora ha fatto il post pubblicato dal ministero degli Esteri ieri - "Riposa in pace, Papa Francesco. Che il suo ricordo sia una benedizione" - e poi cancellato dai social poco dopo. Una decisione che ha suscitato la condanna da parte degli stessi diplomatici israeliani. L'iniziativa è legata alle critiche del pontefice nei confronti di Israele per la guerra a Gaza. Sebbene abbia lanciato più e più volte appelli per la liberazione degli ostaggi, Francesco ha condannato instancabilmente la guerra, accusando l'Idf di "crudeltà". Nel suo ultimo libro per il Giubileo, ha anche ipotizzato che "cio' che sta accadendo a Gaza abbia le caratteristiche del genocidio", scatenando la dura reazione delle autorita' israeliane. L'iniziativa di cancellare il post di cordoglio e la direttiva agli ambasciatori di non firmare i libri delle condoglianze presso le ambasciate vaticane nel mondo è stata criticata dagli stessi diplomatici, in particolare presso le ambasciate nei Paesi cattolici, e ha innescato polemiche all'interno del ministero a Gerusalemme. Alcuni hanno avvertito che la mossa potrebbe danneggiare seriamente l'immagine di Israele, in particolare tra le centinaia di milioni di fedeli cattolici in tutto il mondo. "Abbiamo cancellato un semplice e innocente tweet che esprimeva le condoglianze di base, chiaramente a causa delle critiche del papa a Israele per la guerra a Gaza", ha sottolineato un diplomatico citato da Yedioth Ahronoth, mentre altri hanno sottolineato la "brutta figura". Oltre alle preoccupazioni per il danno alla reputazione di Israele, i diplomatici hanno espresso anche frustrazione per la gestione dell'incidente. "Ci è stato dato l'ordine diretto di cancellare i tweet, senza alcuna spiegazione", ha affermato un ambasciatore israeliano. "Quando abbiamo chiesto chiarimenti, ci è stato detto che la questione era 'in fase di revisione'. Non è sufficiente, non per noi e certamente non per il pubblico che rappresentiamo". Un alto funzionario del ministero degli Esteri, citato da Ynet, ha fatto sapere che "il tweet è stato pubblicato per errore. Abbiamo risposto alle dichiarazioni del Papa contro Israele durante la sua vita e non lo faremo dopo la sua morte. Rispettiamo i sentimenti dei suoi fedeli". E se per Raphael Schutz, ambasciatore di Israele in Vaticano fino all'estate scorsa, "la decisione è un errore" - "non dovremmo tenere il conto in questo modo dopo la morte di qualcuno", ha dichiarato al Jerusalem Post - per l'ex ambasciatore israeliano in Italia, Dror Eydar, Israele non dovrebbe inviare un rappresentante ai funerali, perché papa Francesco ha "alimentato l'antisemitismo" durante la guerra.
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