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Estero
Kim Jong-un a Pechino con il suo treno blindato lento per la parata della vittoria
Ieri 02-09-25, 19:34
AGI - Kim Jong-un è arrivato in Cina per partecipare alla parata militare commemorativa dell'80esimo anniversario della vittoria nella Seconda guerra mondiale. Il leader nordcoreano è entrato nella stazione di Pechino a bordo del suo treno, soprannominato la "fortezza ambulante". Lento, lussuoso e dotato di dispositivi 'alla James Bond', il treno verde oliva, prodotto a Pyongyang è completamente blindato, dai finestrini alle pareti e al pavimento, in grado di proteggerlo da proiettili ed esplosivi. Secondo quanto riferito dal ministero dell'Unificazione sudcoreano, "ha armi d'assalto e un elicottero che può essere utilizzato in caso di emergenza", e offre condizioni di sicurezza incomparabili rispetto all'aereo, dove le "possibilità di sopravvivenza sono notevolmente ridotte" in caso di attacco. Il treno può anche invertire la marcia in caso di imprevisti e le sue rotte sono "più difficili da prevedere" rispetto a quelle di un aereo. Al contempo, a causa del peso di questa attrezzatura, il treno non può superare i 60 km/h. Nel 2001, suo padre impiegò addirittura non meno di 24 giorni per completare un viaggio di andata e ritorno da Pyongyang a Mosca, una maratona di circa 20.000 km. Da quando è salito al potere alla fine del 2011, Kim ha fatto solo una manciata di viaggi all'estero, tra cui quattro in Cina, due in Russia e due nella zona demilitarizzata al confine con la Corea del Sud. L'invito odierno di Pechino a Kim conferma la volontà di Xi Jinping di mantenere la Corea del Nord nella sua orbita, in un momento in cui Pyongyang sta intensificando i contatti con Mosca e soprattutto dopo il patto di mutua difesa firmato l'anno scorso con migliaia di soldati nordcoreani che stanno attualmente combattendo contro le truppe ucraine. L'evento di oggi nella Repubblica Popolare Cinese va dunque oltre il mero protocollo: Cina, Corea del Nord e Russia intendono infatti presentare un fronte unito contro quella che definiscono "egemonia americana". E il lungo viaggio di Kim per partecipare alla cerimonia lo dimostra.
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