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Politica
La Corte dei Conti boccia il Ponte sullo Stretto. Meloni: "Atto di invasione dei giudici"
Ieri 29-10-25, 21:42
AGI - La Corte dei Conti nega il visto di legittimità per il Ponte sullo Stretto bocciando così la delibera Cipess che impegna 13,5 miliardi di euro per la realizzazione dell’opera. "La sezione centrale di controllo di legittimità su atti del Governo e delle amministrazioni dello Stato della Corte dei conti - si legge in una nota - all'esito della Camera di consiglio seguita all'adunanza del 29 ottobre 2025, non ha ammesso al visto e alla conseguente registrazione la Delibera Cipess n. 41/2025 del Ponte sullo Stretto". La Corte comunica che "le motivazioni, in corso di stesura, saranno rese note con apposita Deliberazione entro 30 giorni". Una decisione ha irritato la premier Giorgia Meloni che ha commentato: "La mancata registrazione da parte della Corte dei conti della delibera Cipess è l'ennesimo atto di invasione della giurisdizione sulle scelte del Governo e del Parlamento". Poi aggiunge: "Sul piano tecnico, i ministeri interessati e la Presidenza del Consiglio hanno fornito puntuale risposta a tutti i rilievi formulati per l'adunanza di oggi." Quindi rileva, "per avere un'idea della capziosità," che "una delle censure ha riguardato l'avvenuta trasmissione di atti voluminosi con link, come se i giudici contabili ignorassero l'esistenza dei computer." La reazione di Meloni: riforme giudiziarie in vista Secondo la premier "la risposta più adeguata a una intollerabile invadenza, che non fermerà l'azione di Governo, sostenuta dal Parlamento" sarà rappresentata dalla "riforma costituzionale della giustizia e la riforma della Corte dei Conti, entrambe in discussione al Senato e prossime all'approvazione." Salvini, "danno per il Paese, progetto auspicato dall'Europa" Matteo Salvini parla invece di "grave danno per il Paese" e aggiunge che la decisione "appare una scelta politica più che un sereno giudizio tecnico." Il ministro dei Trasporti prosegue: "In attesa delle motivazioni, chiarisco subito che non mi sono fermato quando dovevo difendere i confini e non mi fermerò ora, visto che parliamo di un progetto auspicato perfino dall'Europa che regalerà sviluppo e migliaia di posti di lavoro da sud a nord. Siamo determinati a percorrere tutte le strade possibili per far partire i lavori. Andiamo avanti". L'opposizione esulta, "il governo ignora legalità" Diverso, ovviamente, il sentimento dell’opposizione che accoglie con entusiasmo la decisione della Corte dei Conti di non ammettere al visto di legittimità la Delibera Cipess sul progetto del Ponte sullo Stretto. Di "schiaffo in faccia a Salvini" e di "segnale chiarissimo che il governo non può ignorare" parla il capogruppo Pd in commissione Trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo. "È inaccettabile che un'opera di tale portata proceda nonostante i rilievi formali e sostanziali che continuano a emergere – aggiunge - ci appelliamo al giuramento di fedeltà alla Repubblica e alle sue leggi che la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i suoi ministri hanno solennemente prestato. Non è possibile che un governo che si dice 'patriota' ignori i vincoli di legalità e trasparenza che fondano la nostra Costituzione." M5S, "game over per il Ponte, Meloni fermi la telenovela" Secondo il deputato Agostino Santillo del Movimento 5 Stelle "il no della Corte dei Conti al visto di legittimità alla delibera Cipess scrive la parola game over sulla grottesca vicenda del ponte sullo Stretto. I magistrati hanno ritenuto insormontabili i rilievi mossi al progetto e al carrozzone messo in moto da Salvini – aggiunge - le lacune sono vere e proprie falle. Economiche, procedurali e di rispetto delle norme Ue. Falle che si aggiungono ai nodi non sciolti sul fronte ingegneristico e geologico. Meloni fermi immediatamente questa telenovela inguardabile: rischiamo un'altra figura barbina su scala planetaria. Il tempo dei giochi è finito, si torni alla serietà", conclude.
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