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Economia e Finanza
La reazione dei mercati all'incontro tra Usa e Cina a Ginevra
Oggi 12-05-25, 08:45
AGI - I mercati avanzano, in questo 12 maggio, dopo che i negoziati tra Stati Uniti e Pechino si sono conclusi a Ginevra e il segretario al Tesoro Scott Bessent ha affermato che gli Usa hanno compiuto "sostanziali progressi" con i funzionari cinesi. Anche Donald Trump ha mostrato ottimismo, sostenendo sulla sua piattaforma Truth Social che i due Paesi hanno resettato in modo "amichevole, ma costruttivo" il negoziato. I future a Wall Street balzano, con quelli sul Nasdaq quasi a +2% e anche le Borse asiatiche salgono, mentre il prezzo dell'oro perde l'1,2%, i rendimenti del Treasury a 10 anni aumentano sopra il 4,4% e l'indice del dollaro si rafforza dello 0,2%, con lo yen a -0,4% e l'euro a -0,2%. Bessent ha reso noto che oggi fornirà i dettagli dell'incontro, mentre il rappresentante commerciale degli Stati Uniti Jamieson Greer, che lo ha affiancato nelle riunioni con il vicepremier cinese He Lifeng, ha messo l'accento sulla "rapidità" con cui si è riusciti a trovare un accordo, il che dimostra, ha aggiunto, "che forse le differenze non erano cosi' grandi come si pensava". Anche He Lifeng ha dichiarato di aver tenuto colloqui "schietti, approfonditi e costruttivi" e di aver raggiunto un "importante consenso". Gli scenari Questi commenti ottimistici sono stati il primo segnale che i due Paesi potrebbero allentare la tensione nella guerra commerciale tra le due principali economie mondiali, anche se gli analisti si mostrano cauti. "Ciò che emerge è la possibilità di condurre ulteriori colloqui, con l'obiettivo di raggiungere un accordo commerciale piu' ampio", ha commentato Michael Brown, senior research strategist di Pepperstone. "Non è il risultato peggiore possibile, tutt'altro, ma nemmeno un accordo concreto - ha aggiunto - Questo progresso consente di sospendere, ridurre o revocare eventuali dazi. Ma per quanto tempo?". La missione in Arabia Donald Trump alla vigilia dell'incontro aveva dichiarato che i dazi sulle importazioni cinesi che attualmente sono al 145% avrebbero potuto scendere all'80% e i mercati avevano suggerito la possibilità di trovare un accordo su una riduzione del 60%, che comunque lascerebbe le tariffe su livelli molto elevati. In Asia i listini procedono tutti in rialzo. Questa settimana Trump si recherà in Arabia Saudita, dove mercoledì il principe Mohammed bin Salman lo ha invitato alla riunione che ha organizzato con il Consiglio di cooperazione del Golfo. Gli arabi si sono già impegnati a rialzare la produzione di greggio, favorendo un calo dei prezzi del petrolio sotto i 60 dollari al barile. Ora i prezzi sono un po' risaliti ma Riad è d'accordo a tenerlo basso ed e' pronta a comprare Treasury Usa, in cambio di armi e dell'aiuto dio Washington contro l'Iran. Mercati indecifrabili "Questa settimana - commentano gli analisti - non è facile fare previsioni sull'andamento dei mercati. Gli esperti sono divisi. Wall Street ha raggiunto dei livelli tecnici importanti, l'S&P 500 e' a 5.700 punti e ha azzerato tutte le perdite che aveva subito dai primi di aprile dopo l'avvio delle minacce di Trump sui dazi. Anche i mercati europei hanno fatto lo stesso. E ora le Borse sono a un bivio. Sui mercati c'è molta liquidità, ma anche molta incertezza e scetticismo. Trump sta giocando la carta della de-escalation sui dazi e vorrebbe che i listini Usa, dopo il pareggio, iniziassero a risalire, anche percheé cosi' costringerebbe i grandi asset manager riluttanti a rilanciare". Ci riuscira'? "Gli investitori sono divisi - spiegano gli analisti - I buyback delle grandi aziende americane sono ricominciati e la liquidita' c'e', per cui ci sono le condizioni per ricominciare a comprare azioni Usa. Tuttavia non è facile spostare al rialzo l'asticella degli indici di Wall Street. Bank of America consiglia di vendere ma, se la prossima settimana Trump riuscirà a convincere i mercati a fare un passo oltre l'azzeramento delle perdite, spingendo al rialzo l'azionario, i trader saranno costretti, seppure controvoglia, a comprare per non restare sottopesati. Insomma, il confine tra chi punta al rialzo e chi punta al ribasso è basso e la partita è apertissima". Le ipotesi sul tavolo della Fed Intanto la Fed ha segnalato di non avere fretta di tagliare nuovamente i tassi di interesse. Per i trader la probabilità di un taglio dei tassi Usa a giugno è ora solo del 17%, in calo rispetto a oltre il 60% di un mese fa, mentre un intervento a luglio è considerato al 59%. La Bce invece effettuerà un altro taglio di un quarto di punto percentuale a giugno e gli operatori scommettono su due o tre tagli di questo tipo entro la fine dell'anno. In settimana comunque ne sapremo di più, poiche' sono previsti diversi interventi di banchieri Fed e Bce, e tra questi quello più importante è sicuramente quello di Powell giovedi', anche se non dovrebbero esserci novità rilevanti rispetto alla posizione di 'wait and see' espressa nell'ultima riunione Fed. Dal punto di vista macro in questa ottava i dati più importanti saranno domani l'inflazione statunitense, che dovrebbe rimanere stabile su base annuale, anche se non si possono escludere sorprese al rialzo alla luce delle indicazioni emerse da alcuni indici anticipatori. Inoltre giovedì sono in programma le vendite al dettaglio di aprile, che dovrebbero rimanere invariate su base mensile come prevede Bloomberg, mentre l'indice Redbook pronostica un rialzo. Oggi, più nel dettaglio, ne sapremo di più su quanto è emerso nel weekend dai colloqui commerciali tra Usa e Cina, inoltre parlerà Kugler per la Fed e si terra' la riunione dell'Eurogruppo in cui la Commissione fornirà un aggiornamento sui negoziati riguardanti il quadro dell'UE in materia di gestione delle crisi bancarie e di assicurazione dei depositi. Su questa base, i ministri si scambieranno opinioni sullo stato di salute del sistema finanziario dell'area dell'euro, tenendo conto dei recenti sviluppi geopolitici e delle principali sfide future. Negli Usa sono previste diverse asta dei Treasury a breve termine, mentre domani usciranno i dati sull'inflazione a stelle e strisce.
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