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Economia e Finanza
Lagarde all'Ue: "Estendere il voto a maggioranza qualificata, a partire dal fisco"
Oggi 21-11-25, 15:55
AGI - L'Europa dovrebbe "semplificare il processo decisionale, estendendo il voto a maggioranza qualificata ai settori da cui dipende la crescita futura dell'Europa". Lo ha detto nel suo intervento al 35esimo European Banking Congress a Francoforte, la presidente della Bce, Christine Lagarde, secondo la quale, "sebbene il voto a maggioranza qualificata sia stato determinante per promuovere l'integrazione, esso ha ormai raggiunto i suoi limiti". "In diversi settori critici, il requisito dell'unanimità nel Consiglio europeo continua a impedire progressi significativi verso il completamento del mercato unico", ha aggiunto. "Il mondo non rallenterà per l'Europa, ma noi possiamo decidere come andare avanti", ha sottolineato Lagarde per la quale "se renderemo il nostro mercato unico veramente unico, la crescita dell'Europa non dipenderà più dalle decisioni degli altri, ma dalle nostre scelte. Questo era il mio messaggio sei anni fa. Oggi quel messaggio è diventato ancora più urgente". "Altri sei anni di inazione - e di crescita persa - non sarebbero solo deludenti. Sarebbero irresponsabili", ha aggiunto. Tuttavia, "l'esperienza di quest'anno dovrebbe anche darci fiducia: ha dimostrato che la nostra economia ha vere fonti di forza e che, se agiamo, tali punti di forza possono essere moltiplicati. I passi che dobbiamo compiere non sono fuori dalla nostra portata. Non richiedono nuovi trattati, ne' una radicale riorganizzazione della nostra Unione, ma solo la volontà politica di utilizzare gli strumenti che già abbiamo a disposizione", ha proseguito Lagarde che ha concluso: "Se riusciremo a trovare questa volontà, l'Europa potta passare dall'essere semplicemente resiliente all'essere veramente forte". La necessità di completare l'unione bancaria e digitale "Oggi le banche beneficiano di un sistema di passaporto: una licenza unica concessa dalla Bce consente loro di fornire servizi in tutta Europa. Tuttavia, esse devono ancora confrontarsi con norme diverse in elementi fondamentali del quadro normativo in cui operano", ha affermato la presidente della Bce, secondo la quale "il completamento dell'unione bancaria e l'approfondimento dei nostri mercati dei capitali avrebbero quindi un effetto trasformativo, accelerando il nostro percorso verso un mercato interno veramente integrato". La stessa logica - ha aggiunto - si applica all'economia digitale. Proprio come il passaporto bancario incarna il riconoscimento reciproco nel settore bancario, il riconoscimento reciproco delle identità digitali, dei servizi fiduciari e di altre credenziali migliorerebbe notevolmente l'interoperabilità ed eliminerebbe i costi nascosti che stanno rallentando la crescita dei mercati digitali europei". L'azione della Bce per la stabilità dei prezzi La Bce "sta facendo la sua parte garantendo la stabilita' dei prezzi. Abbiamo ridotto i tassi di interesse di 200 punti base rispetto al loro picco massimo, e questo si sta traducendo in condizioni di finanziamento sempre più favorevoli, il che contribuisce a sostenere la domanda. Continueremo ad adeguare la nostra politica secondo necessita' per garantire che l'inflazione rimanga al nostro obiettivo", ha sottolineato Lagarde. Il modello di crescita basato sulle esportazioni è a rischio La crescita dell'Eurozona può riprendersi rafforzando il suo mercato interno, in quanto il modello europeo basato sulle esportazioni è "messo a dura prova" dalle tensioni geopolitiche e dalla sua dipendenza dagli Stati Uniti e dalla Cina. L'eurozona ha "un potenziale inesplorato" ma è "rimasta stagnante" negli ultimi anni. Lo ha detto, nel suo intervento al 35esimo European Banking Congress a Francoforte, la presidente della Bce, Christine Lagarde, secondo la quale i progressi nel campo del digitale e dell'Intelligenza artificiale richiedono piu' finanziamenti 'solidi' e dunque un mercati dei capitali meglio integrato. La crescita dell'Eurozona è stata a lungo basata sulle esportazioni, a cominciare dalla sua prima economia, la Germania, ma adesso "l'Europa è diventata più vulnerabile" nei confronti dei paesi terzi per quanto riguarda "la nostra sicurezza e l'approvvigionamento di materie prime critiche", ha sottolineato Lagarde. Bruxelles prevede una crescita dell'1,3% quest'anno e dell'1,2% nel 2026, una previsione rivista al ribasso di 0,2 punti percentuali a causa delle incertezze commerciali. Negli ultimi anni, l'Eurozona ha mantenuto il suo surplus commerciale, "aumentando la nostra dipendenza da altri paesi per generare ricchezza, in particolare dagli Stati Uniti", ha spiegato ancora Lagarde. E in questo senso, la Germania, prima economia europea, paga particolarmente il prezzo di questa dipendenza dalle esportazioni verso gli Stati Uniti, che sono diminuite di quasi l'8% da settembre a causa dei dazi doganali. "La nostra esperienza quest'anno ha dimostrato che un'economia interna resiliente può proteggere l'Europa dalle turbolenze globali", ha sottolineato. Lagarde ha quindi chiesto di "completare il mercato unico", in particolare attraverso l'unione bancaria, al fine di "rafforzare la competitività europea e la sua capacita' di investire nel futuro".
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