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Economia e Finanza
Landini propone una tassa sui ricchi per rilanciare l'Italia
Oggi 08-10-25, 16:10
AGI - "I dati economici del nostro Paese, purtroppo, al di là di quello che viene raccontato, non sono dati positivi. Siamo in presenza di una produzione industriale che cala ormai da tre anni, degli effetti dei dazi pesantissimi che sono stati messi in piedi. Siamo di fatto a una crescita del Paese che non c'è, certificata non solo dai dati del governo, ma da tutti quelli che oggi analizzano la situazione." Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, nel corso della conferenza stampa tenuta oggi presso la sede nazionale della Confederazione. "Il 50% della ricchezza di questo Paese - ha proseguito Landini - è in mano a non più del 5% dei cittadini italiani. E poi, quando parliamo di giovani, dobbiamo registrare un processo gravissimo e pericolosissimo che finora non si è stati capaci di arrestare: ogni anno circa 100.000 giovani se ne vanno via dall'Italia per i livelli di precarietà e di bassi salari. Stiamo perdendo intelligenza e competenze in un Paese che sta invecchiando." La proposta Cgil: un contributo di solidarietà dai ricchi "Un contributo di solidarietà dai ricchi, ossia da chi detiene più di 2 milioni e che rappresentano l'1% a vantaggio del 99%." È la proposta rilanciata dal segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, durante la conferenza stampa dedicata all'agenda economico-sociale della Confederazione e alla legge di Bilancio. "A proposito di andare a prendere le risorse dove sono - ha spiegato Landini - crediamo che sia sempre più urgente e necessario istituire un contributo di solidarietà dalle ricchezze più grandi. Applicando l'ipotesi di aliquota effettiva ottimale dell'1,3% solo sull'1%, pari a circa 500 mila contribuenti che detiene almeno 2 milioni di euro, si otterrebbe un gettito addizionale annuo di circa 26 miliardi di euro." "Risorse fondamentali - ha proseguito - per finanziare e investire su sanità, istruzione, non autosufficienza, politiche abitative, sociali e di trasporto pubblico." Compatibilità con le regole europee e giustizia fiscale Secondo Landini, si tratterebbe "di una scelta compatibile con le nuove regole economiche europee che, pur nei vincoli del Patto di stabilità e crescita, prevedono la possibilità di aumentare la spesa per sostenere lavoro, salari, pensioni, welfare e investimenti, recuperando nuove entrate strutturali per il bilancio dello Stato." "La giustizia fiscale - ha concluso - è la leva decisiva per sostenere un'agenda economica e sociale radicalmente alternativa al rigido programma di austerità e riarmo che oggi si sta portando avanti."
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