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Politica
Le opposizioni al governo: "Difenda gli attivisti della Global Flotilla"
Oggi 02-09-25, 04:20
AGI - "Il governo tuteli la Global Sumud Flotilla". La richiesta, pressante, delle opposizioni arriva dopo le minacce del ministro della Sicurezza israeliano Ben Gvir: gli attivisti a bordo delle imbarcazioni dirette a Gaza per "rompere l'assedio" saranno trattati dalle autorità di Tel Aviv alla stregua dei terroristi. Quindi, imprigionati e detenuti senza alcun beneficio speciale. E questo, naturalmente, vale anche per gli italiani. "Noi siamo e saremo al fianco degli attivisti della Global Sumud Flotilla e siamo convinti che il governo italiano debba prendere posizione per difendere gli attivisti italiani che sono a bordo", scandisce la segretaria del Pd, Elly Schlein schierandosi con "la più grande missione umanitaria dal basso che cerca di rompere il blocco degli aiuti umanitari, del cibo, dell'energia, dell'acqua, ai palestinesi operato dal governo criminale di Netanyahu e dei suoi ministri che parlano apertamente della loro intenzione di cancellare Gaza e la Palestina". In questa vicenda "l'unica cosa illegale sono i crimini del governo Netanyahu", sottolinea la leader dem. Giuseppe Conte, leader del M5s, chiede alla premier se intenda "lasciare da parte i selfie col cappellino per schierarsi dalla parte di chi sceglie di impegnarsi per fermare questo orrore o lascia fare, come sempre, il suo amico Netanyahu? Dirà e farà qualcosa a difesa dei suoi connazionali impegnati in questa operazione e dei tanti cittadini che l'hanno sostenuta? A quando le sanzioni e l'embargo sulle armi? La premier ha perso le parole e il patriottismo", continua l'ex premier che assicura: "Oltre al sostegno economico dato alle realtà italiane impegnate a portare aiuti al popolo palestinese, il M5s terrà altissima l'attenzione e si farà sentire in tutte le Istituzioni contro l'ignavia di chi ci governa. Il silenzio e l'immobilismo sono degli ignavi e dei complici". "Ci saranno molti italiani su quelle imbarcazioni, chiediamo al Governo di lavorare affinché questa straordinaria missione pacifica umanitaria internazionale arrivi sicura a destinazione", dichiara il responsabile Esteri del Partito Democratico, Peppe Provenzano sottolineando che "le minacce di Ben Gvir nei confronti della Global Sumud Flotilla sono minacce alla nostra civiltà, fondata sul rispetto dei diritti umani. Compito dei governi europei è rispedirle al mittente con vigore" perché "ciò che è illegale è l'assedio e l'invasione di Gaza, la volontà disumana, criminale, genocida del governo israeliano". Barbara Floridia, senatrice Cinque Stelle, ricorda che "i lavoratori portuali di Genova hanno detto che, se anche per poco tempo si perderà il contatto con le nostre imbarcazioni, essi stessi si mobiliteranno per bloccare, un embargo di fatto, tutto ciò che parte per Israele. E la presidente del Consiglio che fa? L'influencer con foto in macchina e cappellino", domanda la presidente della Commissione di Vigilanza Rai commentando un post in cui la premier si ritrae con occhiali da sole e cappellino con la scritta 'Italia Original 1861'. Anche il leader di Più Europa, Riccardo Magi, chiede al governo di rispondere a Tel Aviv: "Penso che a Flotilla vada espresso tutto il sostegno e penso che anche il governo italiano dovrebbe garantire da un punto di vista della pressione diplomatica un aiuto a chi sta svolgendo un'attività umanitaria, soprattutto dopo le minacce di arresto degli attivisti da parte del governo israeliano. Il governo Netanyahu si assumerà le sue responsabilità, ma il problema è che l'atteggiamento di tipo terroristico ormai ce l'hanno all'interno del governo israeliano e le parole che quotidianamente sentiamo esprimere da alcuni ministri sono parole criminali, non so come altro definirle", conclude Magi. La risposta della Sumud Global Flotilla A rispondere al governo di Tel Aviv, intanto, è la portavoce italiana della Sumud Global Flotilla, Elena Delia: "Noi ci muoviamo nella più totale legalità, sostenuti dal diritto internazionale: navigheremo in acque internazionali, per poi entrare in acque a sovranità palestinese, e fin quando saremo in acque internazionali nessuno ha il diritto di fermarci, di operare arresti e sequestri. Se accadrà", aggiunge Delia interpellata da AGI, "ad infrangere la legge sarà Israele, non noi. Noi saremo le vittime di un reato, di una violazione del diritto commessa da qualcun altro. In quel caso, naturalmente ci auguriamo che il nostro governo e i governi degli oltre 45 Paesi i cui cittadini saranno rappresentati dalla Flotilla intervengano come loro dovere per opporsi a quelli che non sarebbero arresti ma, di fatto, rapimenti". All'appello si unisce anche Avs: "Il governo italiano si faccia sentire", sollecita il capogruppo al Senato, Peppe De Cristofaro, "non si giri nuovamente dall'altra parte. È necessario fermare il piano del governo israeliano su Gaza e la Cisgiordania. E per fare questo occorre interrompere la cooperazione militare ed economica con Israele. Ma, soprattutto", conclude De Cristofaro, "riconoscere lo Stato palestinese. La società civile non fa terrorismo. Il terrorismo lo fa il governo di Netanyahu"
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