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Cronaca
Carlo e Camilla, storica udienza dal Papa
Oggi 22-10-25, 04:37
AGI - Papa Leone XIV riceverà domani i reali d'Inghilterra Carlo III e Camilla in udienza privata. Successivamente Carlo incontrerà il Segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, mentre Camilla visiterà la cappella Paolina. I reali saranno accompagnati nella loro visita alla Santa Sede, dall'arcivescovo di York Stephen Cottrell (seconda carica più importante della Chiesa d'Inghilterra dopo l'arcivescovo di Canterbury). La sede di Canterbury è al momento vacante: la nuova arcivescova Sarah Mullally è stata nominata il 3 ottobre ma prenderà possesso dell'arcidiocesi nel marzo 2026. Ad accompagnarli anche il moderatore supremo dell'assemblea generale della Chiesa di Scozia Rosie Frew. Preghiera Ecumenica in Cappella Sistina Papa Leone XIV, dopo l'udienza privata con i reali inglesi Carlo III e Camilla, presiederà nella Cappella Sistina, alle 12:10, una preghiera ecumenica per la cura del Creato, organizzata dal Dicastero per la promozione dell'unità dei cristiani. A presiedere con il Pontefice anche l'arcivescovo di York Stephen Cottrell. Incontro con aziende per la tutela ambientale Successivamente, nella sala Regia si svolgerà un incontro con aziende impegnate nella tutela della casa comune. Carlo III "Royal Confrater" a San Paolo fuori le Mura A re Carlo III nel pomeriggio sarà conferito il titolo di Royal Confrater. La cerimonia ecumenica sarà nella basilica di San Paolo fuori le Mura alle 14.30. Nel pomeriggio quindi re Carlo III e Camilla si recheranno alla Basilica di San Paolo fuori le Mura. Prima della celebrazione ecumenica visiteranno la tomba di San Paolo. Il legame storico tra Corona Inglese e San Paolo "Storicamente la Basilica di San Paolo fuori le Mura e l'Abbazia benedettina hanno avuto una grande connessione, un grande vincolo, con la Corona d'Inghilterra", ha spiegato nella conferenza stampa in Vaticano, monsignor Flavio Pace, Segretario del Dicastero per la Promozione dell'Unità dei Cristiani. "Nei secoli successivi alla missione dei monaci con Agostino di Canterbury, i re sassoni incominciarono a provvedere per le spese di manutenzione delle tombe degli apostoli Pietro e Paolo e nel tardo Medioevo i re d'Inghilterra furono riconosciuti come protettori della Basilica e dell'Abbazia di San Paolo fuori le mura". Questo legame storico, ha sottolineato, "non è stato distrutto" dopo la separazione tra le chiese d'Inghilterra e di Roma nel XVI secolo e i secoli di estraniamento succeduti. Tuttora nello stemma dell'Abbazia è riportato il simbolo che rappresenta l'Ordine della Giarrettiera, la massima onorificenza nella tradizione reale inglese. "Negli ultimi secoli le relazioni tra la Chiesa d'Inghilterra e la Chiesa cattolica, e tra il Regno Unito e la Santa Sede, si sono sviluppate e approfondite e Re Carlo ha avuto personalmente un ruolo in questo riavvicinamento", ha aggiunto monsignor Pace. "Con gratitudine per questi legami storici e i progressi raggiunti nel percorso - che è ancora da fare ma già i passi sono stati fatti - nella riconciliazione e nella guarigione delle ferite tra la Chiesa di Roma e la Chiesa d'Inghilterra, l'Arciprete della Basilica papale e l'Abate hanno proposto, ottenendo l'approvazione" di Papa Leone XIV, che a re Carlo "fosse concesso il titolo di 'Royal Confrater', che verrà significato pubblicamente nella celebrazione di San Paolo ma che in realtà è già in atto dopo lo scambio di lettere avvenuto tra l'Abbazia e Buckingham Palace". Verrà quindi collocato nel coro monastico uno stallo con lo stemma di re Carlo con il motto "Ut unum sint", che richiama alla preghiera per l'unità. Lo stallo, dove si siederà Carlo, sarà messo normalmente nell'abside della Basilica anche per il futuro. Il titolo di Royal Confrater è da intendere "come un gesto di ospitalità e accoglienza ecumenica che testimonia questi legami storici e il cammino fatto", ha aggiunto monsignor Pace. Carlo III e il Papa Re Carlo sarà il primo monarca regnante inglese a pregare pubblicamente con il Papa, da quando Enrico VIII si separò della Chiesa di Roma nel 1534. La visita è considerata un "momento significativo" nelle relazioni tra la Chiesa cattolica e la Chiesa d'Inghilterra, di cui Carlo è governatore supremo. Da sottolineare che il titolo di governatore supremo della Chiesa d'Inghilterra, comporta alcuni diritti e competenze sulla Chiesa ma senza alcun paragone con il ruolo del Papa. La Chiesa d'Inghilterra è membro della comunione anglicana, rete che compone 42 Chiese indipendenti o province presenti in 165 Paesi. Molte di queste Chiese si sono poi sviluppate al di fuori della Chiesa d'Inghilterra ma vi è uno storico legame con la sede di Canterbury. Il ruolo di re Carlo come supremo governatore si applica solo alla Chiesa d'Inghilterra.
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