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L'Idf torna ad attaccare Gaza e Rafah. Trump: "Israele ha diritto di rispondere ad Hamas"
Oggi 29-10-25, 07:44
AGI - Diciotto giorni: tanto ha tenuto la fragile tregua tra Hamas e Israele sancita dall'accordo di Sharm el Sheikh sul piano Trump. C'erano già state scaramucce nelle scorse settimane, ma oggi l'aviazione israeliana ha bombardato a più riprese la Striscia, dopo l'ordine di sferrare "attacchi massicci e immediati" arrivato dal premier Benjamin Netanyahu. Difficile dire se si tratti di un'altra, più grave, violazione o di un collasso vero e proprio. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha giustificato il bombardamento israeliano affermando che Israele "dovrebbe rispondere" a quelle che l'amministrazione Netanyahu definisce violazioni del cessate il fuoco da parte di Hamas mentre il vice presidente americano JD Vance si è mostrato ottimista: "Scaramucce", le ha definite, "ma la pace resisterà". Per la protezione civile palestinese, sarebbe 50 le vittime degli ultimi attacchi. A dare fuoco alle polveri, un'imboscata contro una squadra del genio militare a Rafah. Militanti di Hamas hanno sparato missili anticarro e tentato di colpire i soldati con cecchini. L'Idf ha risposto con l'artiglieria. Ma è stata solo l'ultima goccia. Per tutto il giorno ha tenuto banco la vicenda della finta restituzione di una salma. Ieris era Hamas aveva consegnato non il copro di un ostaggio ma pochi resti di Ofir Tzarfati, 27 anni, morto in servizio come soldato poco dopo l'inizio della guerra a Gaza. La sua salma era già stata recuperata dall'Idf nel dicembre del 2023. Non solo. Per Israele, la prova che Hamas continua a non rispettare i patti e a tirare per le lunghe la restituzione delle 13 salme dei rapiti del 7 ottobre 2023 ancora nella sue mani. Le stesse forze armate hanno diffuso un video di quella che hanno definito una messinscena di Hamas sul ritrovamento del corpo di Tzarfati. Nelle immagini si vedono diversi uomini portare un sacco bianco fuori da un edificio semidistrutto, posarlo in una grande fossa e ricoprirlo di terra. Hamas avrebbe poi chiamato la Croce Rossa Internazionale e all'arrivo degli operatori avrebbero inscenato il ritrovamento del cadavere. Già questo era bastato a suscitare le ire del premier Benjamin Netanyahu che aveva convocato in mattinata una riunione d'urgenza con i militari per decidere il da farsi. L'Idf aveva presentato diverse opzioni, tra cui la ripresa della guerra, ma Netanyahu aveva frenato. Prima di procedere bisognava discuterne con Washington. Il video con il finto ritrovamento è stato inviato alla Casa Bianca e alla Cia, chiedendo un via libera. Netanyahu ha anche cercato di mettersi in contatto con il presidente Donald Trump, in viaggio in Estremo Oriente, ha raccontato il sempre ben informato giornalista Barak Ravid. Poi è arrivata la provocazione di Rafah. Netanyahu ha rotto gli indugi e informato la Casa Bianca che avrebbe attaccato. Troppo tardi è arrivata la presa di distanza da Hamas: "Non siamo stati noi", ha assicurato. E il anzi il Movimento ha accusato Israele di aver violato la tregua e per questo ha rinviato la restituzione di una salma che aveva annunciato per la serata. Nel giro di poche ore sono stati bombardati a più riprese la città di Gaza, Rafah e i campi profughi di Deir al Balah e Shati. Almeno due i morti nel capoluogo e quattro i feriti, fra cui un neonato, ha reso noto la Protezione civile. Israele ha anche deciso di spostare la 'linea gialla' oltre cui si era ritirato, in base agli accordi di Sharm el Sheikh, e di tornare a controllare una porzione maggiore di territorio della Striscia. "Hamas pagherà molte volte per aver attaccato i soldati e per aver violato l'accordo per restituire gli ostaggi caduti", ha ammonito il ministro della Difesa, Israel Katz. Duro come sempre Itamar Ben Gvir che sempre ha osteggiato apertamente il piano Trump. "Non puoi fare patti con il diavolo. Quanto è triste che avessi ragione", ha commentato il ministro della Sicurezza nazionale, "è ora di spezzare quelle gambe su cui ancora si regge Hamas". Dunque ha probabilmente ragione il capo di Stato maggiore israeliano, Eyal Zemur: "La guerra non è ancora finita". Hamas ha riferito in un comunicato ufficiale di aver trovato i corpi degli ostaggi Amiram Cooper e Sahar Baruch durante le operazioni di ricerca condotte nel corso della giornata. La notizia è rilanciata anche dal sito israeliano 'Ynetnews'.
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