L'Italia del tennis festeggia ad Amburgo grazie a Cobolli e Bolelli-Vavassori

AGI - Flavio Cobolli conquista il titolo al "Bitpanda Hamburg Open", torneo ATP 500 con montepremi complessivo di 2.158.560 euro, disputato sulla terra rossa del Rothenbaum Tennis Stadium di Amburgo. Il 23enne romano d'adozione, attuale numero 35 del ranking mondiale, ha superato in finale il russo Andrey Rublev, numero 17 del mondo e terza testa di serie, con il punteggio di 6-2 6-4 in un'ora e 29 minuti di gioco. Per Cobolli si tratta del secondo titolo ATP in carriera, dopo la vittoria nell'ATP 250 di Bucarest nel 2025. Aveva già disputato una finale ATP 500, nel 2024 a Washington, persa contro Sebastian Korda. Grazie a questo successo, da lunedì salirà al numero 26 del mondo. Cobolli è il quarto italiano a iscrivere il proprio nome nell'albo d'oro del torneo di Amburgo dopo Paolo Bertolucci (1977), Fabio Fognini (2013) e Lorenzo Musetti (2022). Nel torneo di doppio, successo per Simone Bolelli e Andrea Vavassori, che si aggiudicano il titolo battendo in finale il brasiliano Fernando Romboli e l'argentino Andres Molteni con un netto 6-4 6-0 in 68 minuti di gioco. Per la coppia azzurra si tratta del sesto titolo insieme, il terzo della stagione dopo quelli conquistati ad Adelaide e Rotterdam. In stagione hanno raggiunto anche la finale agli Australian Open. Cobolli scavalca Berrettini, è il n.3 d'Italia Con la vittoria contro Rublev, (il primo titolo Atp 500 della sua carriera) Cobolli sale sul podio d'Italia e da lunedì sarà il numero 26 del ranking, il suo miglior piazzamento. Il romano sorpassa Matteo Berrettini (30) e diventa il numero 3 italiano dietro a Jannik Sinner e a Lorenzo Musetti. Nel torneo di Amburgo, Cobolli ha sconfitto, nell'ordine, Vitaliy Sachko, Alejandro Davidovich Fokina, Roberto Bautista Agut, Tomas Martin Etcheverry, e, in finale, Andrej Rublev. Una settimana da sogno coronata, dopo aver abbracciato Rublev, con la scritta "Davvero? No dai" sulla telecamera e definita, durante la premiazione "il momento migliore della mia vita".

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