s
Estero
L'Ue dichiara guerra al fumo e sogna una generazione tabacco free entro il 2040
03-12-2024, 12:18
AGI - Il Consiglio dell'Ue ha approvato con ampio sostegno la raccomandazione sulla stretta contro il fumo e contro il fumo passivo, in particolare negli spazi pubblici e quelli frequentati da bambini. La raccomandazione - secondo il Consiglio - contribuirà a ridurre l'esposizione al fumo passivo e agli aerosol e a realizzare una generazione senza tabacco in Europa entro il 2040, come stabilito dal piano europeo di lotta contro il cancro. La raccomandazione sugli ambienti privi di fumo e aerosol incoraggia i Paesi dell'Ue ad ampliare la portata della loro attuale protezione contro l'esposizione al fumo passivo per includere aree esterne chiave come parchi giochi e terrazze di ristoranti. Le nuove misure si applicheranno anche al tabacco emergente e ai prodotti correlati come le sigarette elettroniche e i prodotti a tabacco riscaldato. La nuova raccomandazione riconosce anche la prevalenza e i potenziali effetti nocivi, in particolare per bambini e giovani, dell'esposizione passiva al fumo e agli aerosol negli spazi all'aperto. Questi spazi includono terrazze di ristoranti, parchi giochi, spiagge e trasporti pubblici. Il Consiglio raccomanda pertanto ai paesi dell'Ue di estendere la protezione dal fumo passivo e dagli aerosol per includere una gamma più ampia di luoghi. La raccomandazione - che la settimana scorsa era stata bocciata al Parlamento europeo - ha ottenuto il via libera dagli Stati. Italia e Romania - non contrari - hanno allegato una dichiarazione in cui esprimono alcune perplessità sulla procedura che "avrebbe necessitato di tempi e modalità migliori per lo svolgimento del dibattito tra gli Stati membri". In particolare, Italia e Romania esprimono "rammarico per la mancata presentazione di un'adeguata valutazione d'impatto relativa a quest'atto, come base per la corretta valutazione da parte del Consiglio delle raccomandazioni proposte". Inoltre per Italia e Romania "le misure generalizzate sui prodotti che emettono aerosol in determinate aree esterne, con specifico riferimento agli esercizi di servizio e ai luoghi di lavoro, mancano di una solida base scientifica e di un'adeguata valutazione d'impatto, e di conseguenza non avrebbero dovuto essere incluse nell'Atto". Allo stesso modo, "l'introduzione di raccomandazioni riguardanti misure ampie e generalizzate riferite alle aree esterne, non chiaramente identificate e associate a concetti come la presenza di traffico pedonale intenso, manca di fondamento giuridico e genera potenziale incertezza sul suo significato e sulla sua corretta attuazione, e di conseguenza non avrebbe dovuto essere inclusa nell'atto". Il sottosegretario per la Salute dell'Ungheria (presidenza di turno dell'Ue), Pèter Takàcs, ha precisato in conclusione: "Vedo che nella stampa di molti Stati membri vi sono stati alcuni malintesi sulla raccomandazione. È una raccomandazione del consiglio, il che significa che non c'è alcun effetto vincolante per gli Stati membri, e gli stati possono scegliere quali regole vogliono introdurre e quali no. Non c'è quindi alcun divieto nella raccomandazione del Consiglio".
CONTINUA A LEGGERE
2
0
0