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Estero
Manca il quorum, il presidente Yoon Seok Yeol si salva dall'impeachment
07-12-2024, 14:01
AGI - Il voto sulla mozione di impeachment contro il presidente sudcoreano Yoon Seok Yeol è stato annullato per mancanza del quorum. Secondo quanto riporta l'agenzia Yonhap, solo 195 dei 300 parlamentari hanno partecipato al voto sul provvedimento che non è stato nemmeno conteggiato ed è stato automaticamente abrogato. L'impeachment deve essere approvato due terzi dei 300 membri del parlamento. Al voto hanno partecipato i 192 parlamentari dell'opposizione pan-coreana, compreso il Partito Democratico della Corea, tre dei del People Power Party, tra cui Ahn Cheol-soo, Kim Sang-wook e Kim Ye-ji. Prima della sessione plenaria, il People Power Party ha confermato il suo "non voto" sull'impeachment del presidente Yoon e sul disegno di legge per la nomina di un procuratore speciale sulle accuse mosse alla First Lady Kim Kun-hee. Dopo aver partecipato alla votazione sullo "Special Prosecution Act on First Lady Kim Kun-hee", che è stato respinto per due voti, il gruppo del People Power Party è uscito dall'aula prima che si votasse l'impeachment di Yoon, assicurandosi che sarebbe stato respinto ancor prima di essere messo ai voti. I tre parlamentari del partito al potere, compreso il deputato Ahn, hanno votato secondo le proprie convinzioni, contrariamente alla linea politica del partito. E' la terza volta che un disegno di legge di impeachment contro un presidente in carica viene votato dall'Assemblea nazionale. In precedenza, le mozioni contro l'ex presidente Roh Moo-hyun nel 2004 e l'ex presidente Park Geun-hye nel 2016 erano state entrambe approvate dalla sessione plenaria dell'Assemblea nazionale. Nel caso di Roh, era tornato al lavoro dopo che la Corte costituzionale aveva respinto il provvedimento mente l'ex presidente Park non ha completato il suo mandato per la decisione della Corte costituzionale di rimuoverla dall'incarico. L'impeachment contro Yoon accusava l'ex presidente di "aver imposto la legge marziale in violazione della Costituzione e delle leggi" e di "violazione dei principi della sovranità popolare e della separazione dei poteri, della libertà di attività dei partiti politici e libertà di espressione".
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