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Estero
Manifestazione ProPal a Roma: "Siamo 600mila". Imbrattata statua di Wojtyla, Meloni: "Indegno"
Oggi 04-10-25, 17:12
AGI - Spinto dal coro “Palestina libera” è partito da Porta San Paolo a Roma il corteo nazionale pro Gaza. Migliaia di persone accompagnano lo striscione “Stop complicità con Israele. Contro occupazione e genocidio. Con la Resistenza palestinese”, simbolo della nuova giornata di mobilitazione indetta dai movimenti palestinesi. Il fiume di manifestanti ha attraversato il centro della Capitale per approdare in piazza San Giovanni. "Siamo seicentomila!" grida dal carro principale del lungo corteo romano la presidente del movimento studenti palestinesi, Maya Issa. La manifestazione al momento vede presenze superiori alle previsioni, con la testa del corteo a San Giovanni e la coda appena partita da Piramide, diversi chilometri più indietro, dove peraltro continuano ancora ad affluire persone. Alla manifestazione stanno partecipando le delegazioni della comunità palestinese, associazioni studentesche e culturali, rappresentanti del mondo sindacale e attivisti della Global Sumud Flotilla. Ma anche possibili gruppi legati ai movimenti antagonisti. Tanto da alzare al massimo l'attenzione delle forze dell'ordine contro i rischi di eventuali disordini. Autobus deviati, strade chiuse, divieti di sosta e il presidio costante di polizia e carabinieri. Con partenza da Piramide il corteo ha attraversato il centro della Capitale - viale Aventino, piazza di Porta Capena, via di San Gregorio, Colosseo, via Labicana e via Merulana -, per poi approdare in piazza San Giovanni. La platea abbraccia ogni età: dagli studenti ai pensionati ma anche genitori insieme ai figli. Diverse persone indossano la kefiah. Profanata statua di Wojtyla Questa mattina, in piazza dei Cinquecento, dove è terminato il presidio a sostegno della causa palestinese allestito lo scorso 26 settembre i carabinieri della stazione di Roma Macao hanno accertato che ignoti hanno imbrattato la statua di Papa Giovanni Paolo II con la scritta "fascista di m..." e il simbolo "falce e martello". Gli stessi militari hanno attivato le procedure per la rimozione delle scritte e il ripristino dello stato dei luoghi. Meloni: "Atto indegno" "A Roma hanno imbrattato la statua dedicata a San Giovanni Paolo II scrivendo “fascista di merda” e disegnando una falce e martello". Lo scrive in una nota il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. "Dicono di scendere in piazza per la pace - aggiunge - ma poi oltraggiano la memoria di un uomo che della pace è stato un vero difensore e costruttore. Un atto indegno commesso da persone obnubilate dall’ideologia, che dimostrano totale ignoranza per la storia e i suoi protagonisti". Tajani: "Basta odio" Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha stigmatizzato le scritte comparse sulla statua alla stazione Termini. "Non ci sono parole per condannare la profanazione della statua di San Giovanni Paolo II alla stazione Termini di Roma da parte di estremisti di sinistra in occasione dello sciopero e della manifestazione di questi giorni. Basta odio! Basta cattivi maestri!", ha scritto su X. Striscione pro 7 ottobre e bandiere di Hamas Al grande anche uno striscione: "7 ottobre giornata della resistenza palestinese", con chiaro riferimento agli attentati messi in campo da Hamas e che hanno provocato l'invasione israeliana. Accanto allo striscione anche bandiere del movimento terrorista islamico. Nel lungo corteo presenti anche diverse bandiere di Hezbollah. Sequestrate mazze di legno e maschere antigas Mazze di legno, caschi e maschere antigas sono stati sequestrati dalla polizia nel corso dei controlli, partiti questa mattina alle 7. Fermate diverse vetture: una macchina nonché due pullman a bordo dei quali sono stati rinvenuti maschere antigas, indumenti usa e getta abitualmente utilizzati per aggirare il rischio di identificazione da parte delle forze dell'ordine, nonché aste metalliche e in legno.
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