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Politica
Manovra, le 'tensioni' su condono e pensioni poi il via libera in Commissione
Oggi 20-12-25, 21:11
AGI - La commissione Bilancio del Senato ha approvato il mandato al relatore della manovra per il 2026. L'ultima settimana di lavoro sul testo in Commissione è stata scandita da fibrillazioni all'interno della maggioranza sul tema delle pensioni, con la Lega che ha posto il veto alle norme che prevedevano una stretta sulle uscite anticipate dal lavoro: dalla modifica delle finestre mobili a quella sul minore peso del riscatto della laurea. Le fibrillazioni nella maggioranza L'esecutivo ha dovuto prima ritirare e poi ripresentare un maxi pacchetto di modifiche che include solo norme in favore delle imprese, tra Transizione e Zes, crediti di imposta, ma non quelle sulle pensioni. Arrivano però delle revisioni sul Tfr ai fondi, con lo stop all'anticipo della pensione di vecchiaia utilizzando il cumulo di fondi complementari. Dal 1 luglio 2026 nel settore privato scatta l'adesione automatica dei neo assunti alla previdenza complementare, con facoltà di rinuncia entro 60 giorni. Lunedì in Aula al Senato Viene posposto al 2028 l'aumento di un mese per maturare i requisiti per il pensionamento per i componenti delle forze dell'ordine e di sicurezza. Ora il testo è atteso in Aula a Palazzo Madama lunedì 22 e martedì 23 per poi passare alla Camera dove sarà votato dopo Natale con l'esito della questione di fiducia il 30 dicembre. Il sostegno al ceto medio La manovra varata a inizio ottobre dal Cdm è stata pensata principalmente per sostenere il ceto medio tramite il taglio dell'Irpef dal 35% al 33% per i redditi fino a 50mila euro, un provvedimento del valore di circa 3 miliardi, che segue le misure delle due precedenti leggi di bilancio sui redditi medio bassi. Interventi sulla casa Ci sono poi interventi sulla casa, come la sottrazione della prima dal calcolo Isee con soglia della franchigia e della scala di equivalenza innalzata a 91.500. Per le aziende c'è l'estensione triennale fino al 2028 dell'iperammortamento, una rimodulazione del Pnrr, l'introduzione della ritenuta d'acconto anticipata al 2028 con un'aliquota dello 0,5, 1,3 miliardi di credito d'imposta sugli investimenti effettuati fino a tutto il 2025. Cambia l'aliquota sugli affitti brevi con finalità turistica: oltre i due immobili diventa reddito di impresa. Sulla prima casa resta al 21%, sulla seconda al 26%. Opposizioni all'attacco "La casa è sacra", ha ribadito più volte la premier Giorgia Meloni che ha parlato di testo "serio ed equilibrato". Diverso il giudizio delle opposizioni, con la segretaria del Pd Elly Schlein che attacca: sulla manovra "si è rotta la maggioranza, ci portano a poche ore dall'esercizio provvisorio e stanno ancora litigando". Mentre per il leader M5s Giuseppe Conte parla di testo che "corre dritto verso il riarmo" e di "circo da parte della maggioranza". Una manovra 'light' da 18,7 miliardi di euro È una manovra 'light' da 18,7 miliardi che guarda all'equilibrio contabile, con l'obiettivo di uscire il prossimo anno dalla procedura UE riducendo il rapporto deficit/Pil sotto al 3%. Una prosecuzione, insomma, della linea della "prudenza" portata avanti dal ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, per preservare i conti pubblici in una fase geopolitica caratterizzata da conflitti e dazi commerciali. Proprio l'ammontare contenuto delle risorse a disposizione ha dato vita a una caccia alle coperture per sostenere ogni proposta di modifica. I temi di bandiera L'iter parlamentare ha poi parzialmente stravolto il testo, con l'ingresso di diversi temi 'di bandiera' delle forze di maggioranza: dalla titolarità della riserva aurea di Bankitalia, alla riapertura del condono edilizio del 2003. Proposte che hanno fatto discutere ma sono state in buona parte ritirate: da quella sul condono alla norma con modifiche sulla tassazione per la cannabis light. La riserva aurea della Banca d'Italia Sull'oro detenuto dalla banca centrale - la quarta riserva al mondo, 2.452 tonnellate - dopo il chiarimento del MEF con la BCE si è arrivati al compromesso che ha rivisto il testo di FDI: è stato sancito che, fermo restando quanto stabilito dai trattati UE, l'interpretazione è che le "riserve auree gestite e detenute dalla Banca d’Italia, come iscritte nel proprio bilancio, appartengono al Popolo Italiano". Le altre novità Il testo vede alcune novità: la tassa di 2 euro sui piccoli pacchi sotto i 150 euro provenienti da extra UE; l'incremento di 20 euro mensili delle pensioni minime; un fondo da 20 milioni per il sostegno abitativo ai genitori separati. Arriva un bonus libri da 20 milioni di euro per le famiglie con Isee fino a 30mila euro assegnato tramite i Comuni. E un contributo fino a 1.500 euro per le famiglie, sempre con Isee entro i 30mila euro, che hanno figli che frequentano le scuole medie o il primo biennio delle superiori. Banche e assicurazioni Tra le categorie a cui viene chiesto uno sforzo per contribuire a reperire i fondi spiccano banche e assicurazioni, con un aumento dell'IRAP del 2%. Raddoppia la Tobin Tax, la tassazione delle transazioni finanziarie. Per i contratti assicurativi stipulati dal 1° gennaio 2026 l'aliquota sulla polizza RC auto sale al 12,5% per gli infortuni del conducente e di rischio di assistenza stradale. Viene introdotto anche un meccanismo di versamento, entro il 16 novembre di ogni anno, di un acconto pari all'85% del contributo sui premi delle assicurazioni dovuto per l'anno precedente. In arrivo una mini 'stangata' per i fumatori. La rottamazione quinquies Il testo propone anche la rottamazione quinquies, provvedimento sponsorizzato dalla Lega, con 54 rate bimestrali da minimo 100 euro ciascuna spalmate in 9 anni. Ci saranno congedi parentali più lunghi: i giorni lavorativi all'anno passano a 10, mentre il limite di età del figlio viene spostato da 12 a 14 anni. Scatta l'avvio dell'attuazione dei Lep, molto contestato dalle opposizioni. Ad accendere la dialettica nella maggioranza sono state le misure sulle pensioni, l'entità del contributo di banche e assicurazioni, la modifica sulla previdenza complementare, la tassazione degli affitti brevi per finalità turistiche e quella sui dividendi delle holding. La tassazione dei dividendi delle holding Dopo una lunga mediazione, è stato drasticamente ridotto l'introito della tassazione dei dividendi sulle holding, passando da 736 a 35 milioni per il prossimo anno, limitando il regime dell'esclusione alle società controllate superiori al 5% o di importo superiore a 500mila euro. La misura è stata modificata anche per frenare il rischio di fuga di capitali e imprese all'estero di fronte all'ipotesi di doppia tassazione. A banche e assicurazioni vengono chiesti circa 11 miliardi nel prossimo triennio, tra aumento dell'Irap e una riduzione della deducibilità sulle perdite. Vengono esclusi i soggetti con minore base imponibile con l'introduzione di una franchigia di 90mila euro applicabile sulla maggiore imposta dovuta solo per i periodi d'imposta 2027 e 2028. Il meccanismo prevede la riduzione delle percentuali di compensabilità del maggior reddito con perdite pregresse ed eccedenze Ace: nel 2026 la percentuale viene rivista al 35%, nel 2027 al 42%. Le opposizioni protestano per il mancato reintegro dei fondi in favore della costruzione di nuove tratte della metropolitana a Roma, Milano e Napoli, tra cui 50 milioni per la linea C della Capitale per il proseguimento dopo piazza Venezia.
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