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Meloni plaude ai 'negoziati di Roma': giornata storica
Ieri 26-04-25, 19:17
AGI - Le due sedie rosse occupate da Donald Trump e Volodymyr Zelensky, l'incontro nella navata di San Pietro tra il presidente francese Emmanuel Macron, il primo ministro britannico Keir Starmer, il presidente americano e quello ucraino. E poi quest'ultimo ricevuto a palazzo Chigi, la foto della premier Giorgia Meloni con l'inquilino della Casa Bianca, la stretta di mano tra il successore di Joe Biden e Ursula von der Leyen, il breve colloquio tra la presidente della Commissione europea e il presidente del Consiglio italiano che poi va a pranzo in un hotel della Capitale con il presidente argentino Milei. Fotogrammi, istantanee di una giornata che il capo dell'esecutivo definisce "storica". Perché seppur incentrata sui funerali di Papa Francesco ("A Dio", il saluto di Meloni che posta sui social, accompagnato da un'immagine con il Pontefice) è servita per fare passi in avanti nel conflitto tra Kiev e Mosca. Meloni ha lavorato sottotraccia per far incontrare Trump e Zelensky e soprattutto per far si' che tra le istituzioni europee e gli Stati Uniti ci fosse un primo contatto, ora si tratterà solo di fissare la data di un incontro ufficiale per evitare un'altra guerra, quella commerciale. Ma è sulla guerra in Ucraina che Trump ha voluto imprimere un'accelerazione. Non ha fissato alcuna scadenza, ma nei piani americani ci sarebbe la volontà di far partire il cessate il fuoco il primo maggio (con l'annuncio della svolta qualche giorno prima). Per arrivare al cessate il fuoco incondizionato - sia Macron che Meloni hanno sottolineato come Zelensky sia d'accordo sull'obiettivo - si farà un ulteriore pressing nei confronti della Russia. "Tocca al presidente Putin dimostrare che desidera davvero la pace", ha detto l'inquilino dell'Eliseo. "Ora ci si attende che anche la Russia dimostri concretamente la propria volontà di perseguire la pace", ha rilanciato la premier italiana, mentre Trump ha espresso il timore che lo 'zar' non voglia fermare la guerra e "che mi stia solo prendendo in giro", motivo per cui ipotizza che occorra affrontare la situazione "diversamente", attraverso nuove sanzioni. "Vedere Donald Trump e Volodymyr Zelensky che parlano della pace al funerale del 'Papa della pace' ha un significato enorme", ha detto a Repubblica il presidente del Consiglio, che non ha partecipato al colloquio a quattro (Trump-Zelensky-Starmer-Macron) nel quale - ha rivelato il Telegraph - gli Stati Uniti si sono offerti privatamente di fornire garanzie di sicurezza alla 'coalizione dei volenterosi'. Meloni ha scelto un unico incontro non informale, proprio con il presidente ucraino a palazzo Chigi, durato circa un'ora. Al termine del quale la premier ha ribadito di sostenere gli sforzi di Trump per il raggiungimento di una pace giusta e duratura, "capace di garantire un futuro di sicurezza, sovranità e libertà all'Ucraina" e ha espresso a Kiev le proprie condoglianze per le vittime dei recenti attacchi russi, rinnovando la ferma condanna di tali atti. Tailleur nero e occhiali scuri, la premier aveva fatto sapere, alla vigilia delle esequie di Papa Francesco, di non voler organizzare incontri ufficiali. Mentre il presidente americano è arrivato a Roma con l'intenzione di dettare la linea per giungere a un'intesa. Aveva in programma di vedere sia il presidente ucraino che Macron e Starmer, ma i colloqui non sono avvenuti a villa Taverna, come in un primo momento si era ipotizzato, ma proprio all'interno del sagrato della Basilica. Con Zelensky (arrivato a Roma in camicia e giacca, in abiti scuri invece della consueta mimetica verde) l'incontro - durato 15 minuti - "è stato molto produttivo", è trapelato dalla Casa bianca; "un incontro molto simbolico che ha il potenziale per diventare storico, se raggiungeremo risultati congiunti", ha scritto il presidente ucraino che ha presentato una controproposta al documento americano. Insomma, nel "nome di Francesco" i 'negoziati di Roma' potrebbero rappresentare uno snodo importante sulla via della pace, anche grazie al 'disgelo' siglato tra Zelensky e Trump. Meloni, oltre a questo faccia a faccia tra i due leader, ha poi voluto sottolineare l'efficienza della macchina organizzativa messa in campo dal capo della Protezione civile Fabio Ciciliano. Un ringraziamento - ha scritto in una nota - a tutte le amministrazioni coinvolte e alle donne e gli uomini del volontariato, "a tutti va il grazie del governo e mio personale per aver garantito con professionalità, dedizione e spirito di servizio il sereno svolgimento di una giornata storica per l'Italia e per il mondo". In 400mila (250mila ai funerali e 150mila nel tragitto del feretro tra San Pietro e Santa Maria Maggiore) hanno voluto salutare il Santo Padre. Una giornata straordinaria "È stata una giornata straordinaria che ha visto una grande partecipazione da parte sia dei cittadini romani che di fedeli da tutto il mondo", ha detto il capo del dipartimento della Protezione civile che, parlando con l'Agi, ha rimarcato "il grande risultato di tutto il sistema" e in particolar modo "l'ottima sinergia" con la Prefettura. È "una pagina storica per la sicurezza", vista anche "la grandezza dell'evento", ha commentato il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. "È andato tutto estremamente bene", ha rivendicato il questore di Roma Roberto Massucci. Molti capi di Stato e di governo torneranno alla prima messa che sarà celebrata dal nuovo Papa (presumibilmente il 25 maggio) ma intanto i potenti del mondo hanno voluto omaggiare il defunto Santo Padre, anche cercando di porre le basi per la fine della guerra. Clicca qui e iscriviti al nostro canale Whatsapp! Le notizie, in tempo reale, dell'Agenzia Italia ora anche sul tuo smartphone
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