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Nel 2024 sono scomparsi 18 campi da calcio di foresta primaria al minuto
Oggi 21-05-25, 12:39
AGI - Ogni minuto del 2024, nel mondo, sono andati persi in media diciotto campi da calcio di foresta tropicale primaria. Lo rileva il rapporto annuale del Global Forest Watch, che segnala una perdita complessiva di 67.000 chilometri quadrati, pari al doppio della superficie del Belgio o di Taiwan. Si tratta di un dato in aumento dell'80% rispetto al 2023, il più alto mai registrato negli ultimi vent'anni. Secondo gli analisti, per la prima volta gli incendi, alimentati da condizioni climatiche estreme, hanno superato l'agricoltura come prima causa di distruzione. La perdita di copertura forestale ha generato oltre tre miliardi di tonnellate di CO2, più delle emissioni totali dell'India da combustibili fossili nello stesso periodo. “Un livello di distruzione senza precedenti. È un allarme rosso globale” Brasile: due terzi dei danni legati al fuoco Il Paese più colpito è stato il Brasile, con 2,8 milioni di ettari di foresta primaria distrutti, per due terzi a causa di incendi, molti dei quali appiccati per fare spazio a coltivazioni di soia o all'allevamento di bestiame. Nel 2023, sotto la presidenza Lula, erano stati registrati progressi nel contenimento della deforestazione, ma secondo gli esperti questi risultati sono oggi minacciati dall'espansione agricola. La zona più interessata è l'Amazzonia brasiliana, dove la distruzione ha raggiunto il livello più alto dal 2016. Bolivia: +200% di perdita forestale Secondo il report, anche la Bolivia ha registrato una forte accelerazione della deforestazione: nel 2024 sono andati persi 1,5 milioni di ettari, con un incremento del 200% rispetto all'anno precedente. È stato distrutto il 3,6% della foresta primaria nazionale in un solo anno, in gran parte per incendi destinati a liberare terreno per coltivazioni su scala industriale. Il ruolo del clima La stagione 2024 è stata caratterizzata da condizioni meteorologiche estreme, determinate dalla combinazione fra il cambiamento climatico e il fenomeno naturale El Niño, che ha contribuito a rendere l'anno il più caldo mai registrato, con temperature medie superiori di oltre 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali. Storicamente, la deforestazione nelle aree tropicali è legata alla produzione di quattro materie prime: olio di palma, soia, carne bovina e legname. Il report segnala però la crescita del peso di altre coltivazioni come avocado, caffè e cacao, e nuove minacce legate all'attività estrattiva per minerali strategici. Il Global Forest Watch include nel proprio conteggio tutte le perdite di copertura arborea, sia dovute a deforestazione sia a incendi, indipendentemente dalla causa. Questo approccio differisce da quello di MapBiomas, la rete di monitoraggio del governo brasiliano, che ha recentemente segnalato un calo della deforestazione nel 2024, ma senza considerare molte aree colpite da incendi. La protezione delle foreste sarà uno dei temi centrali della COP30, in programma a novembre 2025 in Brasile, nella città amazzonica di Belém.
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