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Estero
Netanyahu: "Colpi devastanti ai nemici ma ci aspettano giorni difficili". Da Khamenei l'ordine di colpire Israele
01-08-2024, 07:37
AGI - Israele è in "una guerra esistenziale" contro l'Iran e il suo asse e "giorni difficili" sono in arrivo. Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu in un discorso televisivo dal quartier generale dell'IDF dopo una riunione del gabinetto di sicurezza. Netanyahu ha detto che "dopo l'attacco a Beirut, le minacce risuonano da ogni dove". "Siamo pronti per ogni scenario", promette, "e resteremo uniti e determinati". Negli ultimi giorni, ha detto, Israele ha sferrato "colpi schiaccianti" ai suoi tre principali nemici: gli Houthi, Hamas ed Hezbollah, citando come esempio l'attacco al leader militare del movimento islamista che governa Gaza, Muhammad Deif a Gaza, il recente attacco al porto di Hodeida nello Yemen e l'attacco di ieri a Fuad Shukr, "capo di stato maggiore di Hezbollah". Non ha menzionato l'assassinio della notte scorsa del capo di Hamas, Ismail Haniyeh. Secondo il primo ministro israeliano, Shukr è stato il diretto responsabile dell'uccisione di 12 bambini a Majdal Shams e degli attacchi lungo il confine settentrionale di Israele, oltre a essere stato coinvolto nell'attacco del 1983 ai Marines statunitensi in Libano e nel mantenimento dei legami tra Iran e Hezbollah. Netanyahu ha sottolineato che dopo l'attacco sulle alture del Golan drusi ed ebrei hanno un "patto di vita" che e' stato rafforzato negli ultimi giorni. "Abbiamo regolato i conti con Shukr e li regoleremo con chiunque ci faccia del male. Chiunque prenda di mira i nostri figli, chiunque uccida i nostri cittadini, chiunque danneggi il nostro Paese, il loro sangue li anneghera'. Esigeremo un prezzo elevato per ogni aggressione" contro Israele. Netanyahu ha ribadito che la guerra richiedera' ai cittadini israeliani tempo e resistenza e di non aver intenzione di cedere alla pressione internazionale per porre fine alle ostilità. "Non ho ceduto a quelle voci allora, e non cedo a loro ora", ha sottolineato. "Se le avessi ascoltate" sostiene il premier, "non avremmo eliminato i leader e i combattenti di Hamas, distrutto le infrastrutture, preso la zona di confine tra Gaza e l'Egitto o creato le condizioni che non solo ci permetteranno di riportare a casa gli ostaggi, ma ci consentiranno di raggiungere tutti i nostri obiettivi di guerra". "Tutti i risultati degli ultimi mesi sono stati ottenuti perché non ci siamo arresi", ha affermato Netanyahu, "e perché abbiamo preso decisioni coraggiose di fronte a grandi pressioni in patria e all'estero. E vi dico che non e' stato facile. Insieme combatteremo e, con l'aiuto di Dio, insieme vinceremo". Il New York Times: "Khamenei ha ordinato di colpire Israele" Il leader supremo dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, ha emesso un ordine affinché l'Iran colpisca direttamente Israele, come rappresaglia per l'uccisione a Teheran del leader di Hamas, Ismail Haniyeh. Lo hanno detto tre funzionari iraniani informati dell'ordine e citati dal New York Times. L'ordine è stato dato nel corso di una riunione di emergenza del Consiglio supremo per la sicurezza nazionale questa mattina, poco dopo che l'Iran aveva annunciato l'uccisione di Haniyeh. Teheran e Hamas hanno accusato Israele e lo Stato ebraico non ha né riconosciuto ne' negato di aver ucciso Haniyeh, che si trovava a Teheran per l'insediamento del nuovo presidente iraniano. Israele ha una lunga storia di uccisioni di nemici all'estero, tra cui scienziati nucleari e comandanti militari iraniani. Ad aprile, l'Iran ha sferrato il più massiccio attacco in decenni di ostilità con centinaia di missili e droni in rappresaglia per un raid israeliano sul complesso dell'ambasciata iraniana in Siria. Ma persino quella dimostrazione di forza è stata comunicata con largo anticipo e quasi tutti i missili e i droni erano stati abbattuti da Israele e dai suoi alleati. Confermata la morte di Shukr Il gruppo sciita libanese Hezbollah ha confermato la morte del suo alto ufficiale Fuad Shukr, quasi 24 ore dopo che Israele lo aveva dichiarato obiettivo del bombardamento di un edificio nella periferia meridionale di Beirut avvenuto martedi sera. "È il grande leader combattente, il caro e amato fratello Fuad Shukr ('Sayyed Mohsen'), che presentiamo con orgoglio come un grande martire sulla strada della liberazione di Gerusalemme", ha annunciato Hezbollah in un comunicato di cordoglio, che non ha fornito dettagli sulla carriera militare del comandante. La formazione sciita aveva confermato questa mattina che Shukr si trovava nell'edificio attaccato dallo Stato ebraico, ma non aveva fornito informazioni sulla sua posizione, sostenendo che i soccorsi erano ancora in corso tra le macerie. L'esercito israeliano ha annunciato la sua morte poche ore dopo l'attentato, definendolo come "il più alto comandante militare di Hezbollah" e come "braccio destro" del leader del movimento, Hassan Nasrala. Idf lo accusava anche dell'attentato che sabato ha ucciso 12 bambini in un campo di calcio sulle Alture del Golan occupate da Israele, dal quale Hezbollah si dissocia. Shukr è il terzo comandante di alto livello del movimento libanese a essere ucciso da Israele in poco più di sei settimane e la sua vittima di più alto rango da quando è scoppiato il fuoco incrociato nelle zone di confine lo scorso ottobre.
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