Netanyahu e il Medio Oriente: "Una reazione a catena dopo i colpi sferrati all'Iran"

AGI - Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che una serie di colpi sferrati da Israele contro l'arcinemico Iran e i suoi alleati ha innescato una "reazione a catena" pronta a trasformare l'intero Medio Oriente. "Gli eventi storici a cui assistiamo oggi sono una reazione a catena", ha dichiarato Netanyahu in un discorso video diretto al popolo iraniano. Tra i fattori scatenanti, Netanyahu ha citato "il martellamento di Hamas" nella Striscia di Gaza, "la decimazione di Hezbollah" in Libano e l'uccisione del suo capo Hassan Nasrallah, e "i colpi che abbiamo inferto all'asse del terrore del regime iraniano". Netanyahu ha affermato che l'Iran ha speso decine di miliardi di dollari per sostenere il regime, ora rovesciato, del presidente siriano Bashar al-Assad, nonche' i gruppi armati Hamas ed Hezbollah. "L'unica cosa che Israele vuole è difendere il nostro Stato, ma così facendo stiamo difendendo la civiltà contro la barbarie", ha dichiarato. Netanyahu ha detto di credere che il popolo iraniano desideri la pace, "ma voi soffrite sotto il dominio di un regime che vi sottomette e ci minaccia".  "Un giorno tutto questo cambierà. Un giorno l'Iran sarà libero", ha detto il leader israeliano, aggiungendo che "realizzeremo quel futuro insieme molto prima di quanto si pensi".   L'Iran è un alleato di lunga data della famiglia Assad, il cui decennale governo in Siria è terminato nel fine settimana quando una vorticosa offensiva dei ribelli ha conquistato la capitale Damasco. Assad ha svolto a lungo un ruolo strategico nell'"asse di resistenza" iraniano anti-Israele, in particolare nel facilitare la fornitura di armi all'alleato di Teheran Hezbollah nel vicino Libano.     Giovedì scorso, il Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche ha condannato con forza "l'abuso dell'attuale instabilita' in Siria da parte degli Stati Uniti e del regime sionista", riferendosi a Israele. Dall'inizio della guerra di Gaza nell'ottobre 2023, scatenata da un attacco senza precedenti di Hamas contro Israele, la violenza ha attirato nella regione militanti allineati all'Iran. Durante la guerra, l'Iran ha anche condotto due attacchi diretti contro Israele utilizzando centinaia di missili.    

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