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Estero
Occitania in fiamme, 3000 evacuati da un campeggio
19-08-2024, 09:53
AGI - L'Occitania resta sotto la minaccia delle fiamme, alimentate da un forte vento, con 3.000 vacanzieri evacuati nella notte da un campeggio a Canet-en-Roussillon nei Pirenei orientali. L'incendio, alimentato da un vento a 80 km/h e divampato intorno alle 2 di notte, ha distrutto una casa mobile. "Altre cinque persone sono rimaste parzialmente colpite oltre a una roulotte", precisa un comunicato, aggiungendo che i turisti sono stati in un edificio comunale. A Frontignan, cittadina di 24.000 abitanti a sud-ovest di Montpellier, l'incendio scoppiato domenica pomeriggio è stato spento dai vigili del fuoco nella notte, dopo aver devastato circa 350 ettari di pineta, senza alcun ferito. "Stiamo ancora lavorando perché abbiamo molti punti caldi e rischi di ripresa piuttosto significativi", ha dichiarato all'Afp, poco dopo l'alba, il tenente generale colonnello Jèrome Bonnafoux, portavoce di i vigili del fuoco dell'Hèrault. Dei 600 vigili del fuoco schierati sul posto domenica, principalmente dell'Hèrault ma con rinforzi dalle Bocche del Rodano, "da 300 a 350 sono ancora mobilitati e lo rimarranno per tutta la giornata" ha detto Bonnafoux. Ieri sera, 220 vigili del fuoco dell'Hèrault sono intervenuti anche per un incendio che ha bruciato ormai 60 ettari di pineta a Nissan-les-Ensèrunes. Intanto il ministro degli Interni Gèrald Darmanin è atteso a Frontignan nella tarda mattinata. "Il rapporto provvisorio per il momento non segnala feriti", ha comunicato poco prima di mezzanotte la prefettura dell'Hèrault, precisando che "una casa non occupata è stata distrutta cosi' come diversi capannoni" e che "una cinquantina di case sono state protette. Secondo il prefetto Francois-Xavier Lauch, giunto domenica a Frontignan, l'incendio è "il più grande della stagione nel dipartimento" dell'Hèrault, ed è stato difficile da gestire a causa delle numerose "ondate di fuoco". Si tratta addirittura di uno degli incendi più importanti quest'anno in Francia, dopo i 600 ettari bruciati nel Var a giugno, a Vidauban.
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