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Estero
Presidenziali al fotofinish, Polonia col fiato sospeso
30-05-2025, 15:12
AGI - Da una parte il sindaco centrista di Varsavia, il cinquantatreenne Rafal Trzaskowski, vicino al blocco europeista del primo ministro Donald Tusk. Dall'altra lo storico nazionalista Karol Nawrocki, 42 anni, sulla carta indipendente ma di fatto espressione degli ultraconservatori di Diritto e Giustizia (PiS), passati all'opposizione dopo il voto dell'ottobre 2023. Tra gli analisti c'è chi usa l'espressione, cara a Samuel Huntington, di "scontro di civiltà" per descrivere le elezioni presidenziali polacche di domenica, che si preannunciano come una battaglia all'ultima scheda. Le ultime rilevazioni danno Trzaskowski al 50,6% e Nawrocki al 49,4%, una differenza minima, entro il margine di errore sondaggistico. E minimo era stato anche il divario al primo turno, che due settimane fa aveva visto il sindaco della capitale piazzarsi in testa con il 31%, seguito dal 30% di Nawrocki. L'esito del ballottaggio dipenderà dalla capacità di quest'ultimo di attrarre i consensi degli elettori che il 18 maggio avevano sostenuto gli altri due candidati nazionalisti: il libertario Slavomir Mentzen e Grzegorz Braun, esponente dell'estrema destra di Konfederacija, che avevano raccolto rispettivamente il 14,8% e il 6,3%. Trzaskowski punta invece sull'onda lunga dell'insofferenza per l'eccessivo conservatorismo del PiS in materia di diritti civili, un fattore chiave nella vittoria della Coalizione Civica nel 2023. A giocare contro Nawrocki sono poi gli scandali venuti fuori nelle ultime fasi della campagna elettorale. In primo luogo, il quarantaduenne, nei suoi proclami contro l'imposta sulla proprietà, aveva sostenuto di possedere un solo appartamento. In seguito si scoprì però che il candidato presidente ne aveva un secondo, acquistato tramite un complicato accordo con un anziano. Un sito di notizie scandalistiche aveva addirittura sostenuto che Nawrocki avesse procurato prostitute ai clienti dell'albergo dove, in gioventù, aveva lavorato come portiere di notte. L'interessato ha bollato l'articolo come un "mucchio di bugie" e ha promesso di fare causa alla testata. Il verdetto delle urne è atteso con attenzione in tutto l'Occidente. Protagonista negli anni passati di uno spettacolare boom economico, la Polonia ha visto crescere il suo rango internazionale a causa della guerra in Ucraina, che ha reso Varsavia un alleato cruciale per gli Stati Uniti. Nessuno però attende i risultati con l'apprensione di Tusk che, in caso di una vittoria di Trzaskowski, riuscirebbe ad attuare riforme come l'introduzione delle unioni civili per le coppie dello stesso sesso e l'allentamento del divieto quasi totale di aborto ora in vigore. Il presidente polacco non ha solo un ruolo cerimoniale ma ha un importante potere di veto sulla legislazione. Se la spuntasse Nawrocki, il primo ministro si ritroverebbe a convivere con un altro capo dello Stato sostenuto dal PiS e pronto a bloccare molte sue iniziative come già avviene oggi con Andrzej Duda. E Nawrocki, grande ammiratore del presidente americano Donald Trump, è una figura più radicale di Duda. Lo storico, ex direttore del Museo della Seconda Guerra Mondiale di Danzica, ha chiesto una drastica riduzione dei sussidi per il milione di rifugiati ucraini presenti in Polonia, un tema dal forte impatto sull'opinione pubblica, alla luce dei costi in termini di spesa sociale e dell'impatto sul mercato immobiliare dell'afflusso di profughi. Nawrocki è inoltre contrario all'ingresso di Kiev nella Nato, posizione in verità non proprio isolata, sia in Polonia che in Europa. Tra gli osservatori c'è addirittura chi prevede che una vittoria di Nawrocki possa portare il Paese a nuove elezioni, tale si rivelerebbe l'incompatibilità con il governo di Tusk.
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