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Estero
Dubbi sull'esito del raid a Doha ma Israele non molla: "Daremo la caccia ai capi di Hamas ...
Oggi 10-09-25, 14:19
AGI - La comunità internazionale non ha per nulla approvato l'attacco israeliano di ieri a un edificio di Doha dove Tel Aviv riteneva si trovassero membri di Hamas al punto che già oggi, su richiesta di Algeria e Pakistan, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite terrà una riunione di emergenza. Condanna dell'Onu e della Cina Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha definito l'operazione "una flagrante violazione della sovranità e dell'integrità territoriale del Qatar". Concetti ribaditi anche dalla Cina attraverso il portavoce del Ministero degli Esteri Lin Jian che in una conferenza stampa, si è detto "profondamente preoccupato che l'attacco possa aumentare ulteriormente le tensioni regionali". Critiche da Mosca e Kiev Dello stesso tenore le parole espresse da Mosca: "La Russia considera l'incidente una grave violazione del diritto internazionale, della sovranità e dell'integrità territoriale di uno Stato indipendente, e un passo avanti verso un'ulteriore escalation", ha dichiarato il ministero degli Esteri russo in una nota. Idem la posizione dell'Ucraina che ha definito "inaccettabile" il raid diretto da Tel Aviv. In una nota il ministero degli Esteri di Kiev ha spiegato che "l'attacco al territorio di uno Stato che media i negoziati di pace per un accordo nella Striscia di Gaza è una flagrante violazione del diritto internazionale e va contro gli sforzi della comunità internazionale per ridurre le tensioni nella regione". Indagini del Qatar e violazione della sovranità Il Qatar, dal canto suo, prosegue le sue "indagini sul campo" alla ricerca di possibili persone scomparse sul luogo dell'attacco israeliano di ieri contro i leader di Hamas a Doha e sta preparando una risposta legale a quella che definisce una "violazione" della propria sovranità. "Le indagini sul campo e le operazioni di verifica sono ancora in corso per identificare i resti di (possibili) persone scomparse, utilizzando tecniche di identificazione delle vittime di disastri", ha dichiarato il Ministero dell'Interno del Qatar in una nota. Accuse di tradimento Fonti qatarine citate dal Washington Post hanno sostenuto che Israele e gli Stati Uniti avevano promesso il mese scorso al Qatar che non ci sarebbero stati attacchi contro i dirigenti di Hamas sul territorio dell'emirato. Alla fine di agosto, il capo di Stato maggiore israeliano Eyal Zamir aveva affermato che Israele avrebbe preso di mira la leadership di Hamas all'estero. Da qui, la richiesta da parte di Doha a Israele e Usa di garanzie, che erano state date. Come sottolinea il Wp, il raid di ieri a Doha ha lasciato il Qatar con "shock e un senso di tradimento" e "l'attacco sembra destinato a distruggere il (suo) ruolo come mediatore nel conflitto, eliminando il canale più affidabile per trasmettere messaggi ai leader di Hamas a Gaza". Dubbi sull'efficacia dell'attacco Intanto, diversi funzionari israeliani citati in forma anonima da alcuni siti di notizie in lingua ebraica sembrano gettare sempre più dubbi sul successo dell'attacco compiuto ieri in Qatar. "Al momento non ci sono indicazioni che i terroristi siano stati uccisi - ha dichiarato una fonte anonima al notiziario di Channel 12 -. Continuiamo a sperare che siano stati assassinati, ma l'ottimismo sta svanendo". Sentimenti simili sono riportati dall'emittente pubblica Kan, riporta il Times of Israel. Pessimismo sulla letalità dell'attacco Due fonti della Difesa citati da Ynet si sono dette "pessimiste riguardo alla letalità dell'attacco sulla maggior parte degli obiettivi, e forse su tutti". Le fonti aggiungono che è in corso una valutazione. Un'altra fonte ha osservato che almeno una parte della missione è stata compiuta: "Incutere timore nei cuori dei leader politici di Hamas". Israele: "Continueremo a perseguire i terroristi" In vista della riunione di oggi all'Onu, il rappresentante permanente di Israele alle Nazioni Unite Danny Danon ha dichiarato che Gerusalemme intende continuare a perseguire i terroristi indipendentemente da dove si trovino, ignorando le condanne di alleati e nemici. "Intendo chiarire in modo assoluto al Consiglio: non ci sarà alcuna immunità per i terroristi, né a Gaza, né in Libano, né in Qatar. Non faremo marcia indietro e continueremo ad agire con decisione contro i leader del terrorismo, ovunque si nascondano", ha scritto Danon su X. Per giunta, su Fox News, l'ambasciatore negli Stati Uniti, Yechiel Leiter, ha affermato che Israele continuerà a prendere di mira tutti i leader di Hamas sopravvissuti all'attacco. "Se non li abbiamo presi questa volta, li prenderemo la prossima volta", ha sottolineato Leiter. Ma mentre liquida le critiche all'attacco, provenienti anche dagli Stati Uniti, Leiter ha evidenziato che Washington e Gerusalemme sono "unite nello sforzo di eliminare Hamas come minaccia alla pace in Medio Oriente". "Abbiamo agito insieme in passato, agiremo insieme in futuro", ha concluso Leiter. La dottrina di sicurezza di Israele "La dottrina di sicurezza di Israele è chiara - ha ricordato il ministro della Difesa Israel Katz, respingendo ogni critica -, la sua mano agirà contro i suoi nemici ovunque. Non c'è nessun posto in cui possano nascondersi". In una dichiarazione rilasciata all'indomani del raid Katz ha affermato che Israele non permetterà al gruppo di Hamas di trovare rifugio in nessun luogo. Il ministro della Difesa ha tuonato che chiunque abbia preso parte al massacro del 7 ottobre 2023 "avrà giustizia", ribadendo anche la sua richiesta che Hamas accetti le condizioni israeliane per porre fine alla guerra, tra cui la liberazione degli ostaggi e il disarmo. In caso contrario, ha minacciato Katz, "saranno annientati e Gaza distrutta". Nella sua dichiarazione non ha però chiarito le informazioni secondo cui alcuni dei leader di Hamas presi di mira a Doha non siano stati effettivamente uccisi nell'attacco di ieri. Prossimi passi di Israele "Se non li abbiamo presi questa volta, li prenderemo la prossima", ha concluso l'ambasciatore israeliano negli Stati Uniti, Yechiel Leiter, su FoxNews. "In questo momento, potremmo essere oggetto di qualche critica. Lo supereranno. E Israele sta cambiando in meglio", ha aggiunto.
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