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Cronaca
Rissa tra tifosi a Bergamo, ucciso un giovane. Arrestato un 18enne
Ieri 04-05-25, 19:01
AGI - Un ultrà dell'Atalanta di 26 anni è stato ucciso a Bergamo con una coltellata, dopo una rissa con alcuni tifosi dell'Inter scoppiata all'esterno di un bar. È accaduto all'una di notte in via Ghiaradelli, a due passi dallo stadio Gewiss: quando sul posto è arrivata l'ambulanza, per il giovane non c'era più nulla da fare. Per l'omicidio i Carabinieri hanno arrestato in flagranza per omicidio volontario un 18enne, Jacopo De Simone, trovato ancora vicino all'arma, un coltello da cucina in ceramica. Da quanto è stato ricostruito, un gruppo di tifosi dell'Atalanta nel bar di Borgo Santa Caterina quando nel locale è entrato un altro gruppetto formato da due fratelli gemelli e tre loro amici che hanno intonato un coro dell'Inter. Ne è nato un alterco dopo il quale gli interisti si sono allontanati. Una decina di tifosi atalantini, a cui si sarebbe nel frattempo aggregato Claris, avvertito dalla sua ragazza, hanno quindi seguito i tifosi dell'Inter. A quel punto Jacopo De Simone, che compirà 19 anni tra poche settimane, è salito a casa ed è sceso con un coltello con cui ha colpito alle spalle il 26enne sotto la scapola sinistra, con un unico fendente che ha spezzato il manico della lama. Ai Carabinieri ha detto di aver agito per difendere il fratello ma su questo non ci sono ancora riscontri. Jacopo De Simone è incensurato, ma la sua famiglia era nota alle cronache perché uno dei fratelli maggiori è Carmine De Simone, arrestato il 9 marzo per un omicidio che avrebbe commesso durante un tentativo di rapina a Valbrembo, in provincia di Bergamo. L'omaggio a Riccardo Claris Riccardo Claris, laureato in Economia e Commercio, era molto noto nella curva atalantina perché anche suo padre era un ultrà. Allo stadio di Monza, poche ore dopo, gli ultrà della Dea gli hanno reso omaggio esponendo uno striscione con la scritta "Claris ovunque con noi" e restando in silenzio durante la partita vinta dai nerazzurri per 4-0. Claris aveva anche un passato da calciatore nelle giovanili dell'Albinoleffe e qualche campionato in Promozione ed Eccellenza, da ultimo alla Gavarnese. Le indagini e le reazioni La salma è stata trasportata all'obitorio dell'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove verrà sottoposta all'autopsia nei prossimi giorni. “È una cosa drammatica, non ci si capacita di come si possa continuare ad accostare minimamente lo sport a fatti criminali”, ha commentato il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, “non c'è più una questione di tifo, ma di crimine. E come tale va trattato. Rischiamo di creare confusione. Io sto cercando in tutti i modi di far prevalere il senso del rispetto ed educazione”. “Oggi”, ha affermato la sindaca di Bergamo, Elena Carnevali, “la nostra comunità è profondamente scossa per la drammatica e tragica vita distrutta di Riccardo che, per futili motivi, è stato ucciso per mano di un ragazzo che per tutta la sua esistenza avrà sulla coscienza la gravità dell'azione compiuta”.
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