s
Estero
Russia e Cina, l'amicizia asimmetrica
17-05-2024, 17:09
AGI - E' un'amicizia con forti asimmetrie quella fra Russia e Cina dopo l'invasione russa dell'Ucraina. Mosca alle prese con le sanzioni occidentali e la perdita dei clienti europei per gas e petrolio, Pechino che contrasta i dazi, e ne sono appena arrivati di nuovi, imposti dagli Usa su chip componenti e vetture elettriche. Appena insediato, di nuovo, alla presidenza, Putin è volato da Xi Jinping per la seconda volta in poco più di un anno.Rinnovata l'amicizia che pero' vede sempre più forte la posizione di Pechino. Nel 2023 gli scambi bilaterali tra i due Paesi hanno raggiunto la cifra record di 240 miliardi di dollari. Secondo un'analisi firmata da Alexandra Prokopenko, Alexander Kolyandr e Denis Kasyanchuk per The Bell, la Russia ha progressivamente abbandonato dollaro ed euro nelle sue transazioni commerciali, adottando sempre di più lo yuan. Prima di invadere l'Ucraina, gli scambi in valuta cinese alla borsa di Mosca erano pari quasi a zero, oggi sono più di un terzo: "A dicembre scorso, il 35,8% dell'export russo è stato pagato in yuan, insieme al 37% dell'import". E se la Cina continua a fornire materiali e prodotti dal doppio uso, civile e militare, l'incontro è stato chiuso dalla dichiarazione di Putin sulla ricerca di una "soluzione politica" alla guerra in Ucraina. Il presidente russo Vladimir Putin respinge le accuse di non voler negoziare una soluzione per la crisi ucraina: "Non abbiamo mai rifiutato i negoziati e stiamo seguendo da vicino la preparazione del vertice di Ginevra", ha detto in Cina. Oggi è tornato sul tema: "Dopo l'inganno occidentale dobbiamo capire con chi possiamo affrontare la questione". Quanto alla Cina, dove si trova per il secondo giorno di una missione che lo ha visto molto vicino a Pechino, "cerca sinceramente di risolvere il problema dell'Ucraina", ha osservato. Dal punto di vista di Pechino è necessario chiudere la guerra e le sanzioni prima che diventino un peso eccessivo per la ripresa economica dell'Europa, che resta un mercato importantissimo per i prodotti cinesi.
CONTINUA A LEGGERE
8
0
0