s
Estero
Secondo giorno proteste a Teheran: negozi chiusi e slogan anti-regime
Oggi 29-12-25, 16:40
AGI - Per il secondo giorno consecutivo, a Teheran ci sono state proteste nel bazar e nelle zone centrali contro le difficoltà economiche, le forti oscillazioni della valuta iraniana e il carovita. Secondo l'agenzia di stampa Irna, commercianti nella capitale hanno "chiuso o parzialmente chiuso i loro negozi" e le persone si sono radunate "scandendo slogan di protesta contro il tasso di cambio e la situazione economica". Immagini e video rilanciati su Twitter mostrano manifestanti che marciano nel mercato e in strada, urlando frasi anti-regime e incoraggiando altri a unirsi a loro. I Guardiani della Rivoluzione islamica sono in stato di massima allerta a Teheran da ieri, hanno riferito fonti interne del gruppo d'opposizione Mek (Mojahedin del Popolo Iraniano). Nuovi minimi storici per la valuta La valuta iraniana ha toccato nuovi minimi storici: secondo i siti web di monitoraggio dei prezzi, ieri il dollaro Usa era scambiato a circa 1,42 milioni di rial, rispetto agli 820.000 rial di un anno fa, e l'euro a quasi 1,7 milioni di rial. Leggero miglioramento oggi con il dollaro americano a circa 1,39 milioni di rial e l'euro a circa 1,64 milioni. Tra le proteste a Teheran c'è stata quella di un gruppo di commercianti di telefoni cellulari in un centro commerciale che ieri ha chiuso brevemente i negozi per manifestare contro "le forti fluttuazioni del tasso di cambio e i danni causati al mercato della telefonia mobile". Economia sotto pressione L'agenzia di stampa conservatrice Fars ha avvertito che le proteste rischiano di portare instabilità. L'economia iraniana è sotto pressione a causa dell'elevata inflazione e delle sanzioni occidentali legate al suo programma nucleare. Ieri il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha presentato in Parlamento il bilancio per il prossimo anno persiano, che inizia il 21 marzo, tra le critiche dei deputati che ritengono il previsto aumento salariale del 20% insufficiente di fronte all'elevata inflazione. Il capo di Stato ha riconosciuto "non è proporzionale all'inflazione" ma ha messo l'accento sulle difficolta' nel reperire risorse. "Qualcuno mi dica dove dovrei trovare i soldi", ha sottolineato, annunciando che per cercare di compensare la differenza il governo attuera' agevolazioni fiscali e amplierà i programmi di sostegno alle famiglie, come i buoni spesa. Secondo il Centro Statistico Iraniano, l'inflazione annua delle famiglie in Iran ha raggiunto il 42,2% tra novembre e dicembre, mentre l'inflazione annua ha superato il 52%. Inoltre, l'economia iraniana ha subito una contrazione compresa tra lo 0,6% e lo 0,8% durante il primo semestre iraniano (dal 21 marzo al 21 agosto), secondo i dati recenti della Banca Centrale del Paese. Nel frattempo, il rial si è svalutato del 39% rispetto al dollaro nel corso del 2025. In questo scenario, diversi parlamentari hanno messo in dubbio la capacita' del governo di stabilizzare l'economia e criticato la sua politica valutaria, osservando che il continuo deprezzamento del rial e la mancanza di un piano chiaro per frenare l'inflazione potrebbero far aumentare ulteriormente i prezzi.
CONTINUA A LEGGERE
8
0
0
