s

Estero
Secondo scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina, tornano a casa 307 militari per parte
Ieri 24-05-25, 23:55
AGI - Sabato la Russia e l'Ucraina si sono scambiate 307 prigionieri di guerra da ciascun Paese. A riferirlo è il Ministero della Difesa russo, nel secondo giorno del più grande scambio di prigionieri in oltre tre anni di conflitto. "Il 24 maggio di quest'anno, in conformità con gli accordi russo-ucraini raggiunti il 16 maggio di quest'anno a Istanbul, altri 307 militari russi sono stati rimpatriati dal territorio controllato dal regime di Kiev. In cambio, 307 prigionieri di guerra delle forze armate ucraine sono stati trasferiti", ha dichiarato il ministero in una nota, rilanciata dall'agenzia stampa Tass. Attualmente, i militari russi si trovano sul territorio della Bielorussia, dove ricevono la necessaria assistenza psicologica e medica, ha precisato la stessa fonte. Tutti i militari russi saranno poi portati nella Federazione Russa per il trattamento e la riabilitazione nelle istituzioni mediche del Ministero della Difesa russo. "Lo scambio su larga scala avviato dalla parte russa continuerà", ha concluso il Ministero della Difesa di Mosca. Esecuzioni sommarie di soldati ucraini Intanto, si ha notizia di oltre 150 esecuzioni sommarie di soldati ucraini catturati, in spregio alle norme internazionali sul trattamento dei prigionieri di guerra. Lo riferisce la Direzione Centrale di Intelligence del Ministero della Difesa ucraino (Gur). "Il numero di esecuzioni sul campo di battaglia è in aumento: in molti casi sono stati registrati ordini diretti di uccidere i prigionieri. Questi crimini non sono casi isolati, ma piuttosto parte di una politica selettiva da parte dei leader dello stato aggressore", ha dichiarato la Gur in un rapporto citato sabato dall'agenzia di stampa ucraina Ukrinform. Il tema ha avuto ampia risonanza mediatica in seguito alla recente uccisione di due soldati di Kiev fatti prigionieri in un'operazione d'assalto russa contro una posizione difensiva ucraina nella città di Udachne, nell'Est del Paese invaso. Collaborazionisti ucraini nello scambio con Mosca Nella prima fase dello scambio di prigionieri in corso con Mosca, l'Ucraina ha consegnato 70 persone condannate per collaborazionismo con la Russia. Lo riferiscono a The Kyiv Independent, fonti del progetto ucraino "Voglio tornare a casa", che tiene il conto delle condanne per alto tradimento e attività collaborazioniste e ha rivelato l'identità di 31 dei prigionieri scambiati. Tra costoro figurano Oleksandr Tanashinsky, descritto come "legato all'oligarca filo-Cremlino Viktor Medvedchuk", e Vitali Vasiliev, ex membro dei Servizi di sicurezza dell'Ucraina (SBU). Tra le altre cose, si legge sulla testata, "Tarnashinskyi ha creato fondazioni e organizzazioni pubbliche in Ucraina per convogliare fondi russi in attività di informazione anti-ucraine nel Paese", ha riferito The Kyiv Independent, mentre Vasiliev, che era stato condannato per tradimento e stava scontando una pena detentiva di cinque anni, ha collaborato con le autorità di occupazione russe nell'Oblast di Lugansk prima dell'invasione e ha cercato di reclutare altri ufficiali dell'SBU. Secondo quanto riportato dai media ucraini, si ritiene che Vasiliev sia stato uno degli organizzatori del "falso referendum" tenutosi nella regione orientale di Lugansk nel 2014. Terza fase dello scambio e dichiarazioni di Zelensky Oggi, 25 maggio, si svolgerà la terza fase dello scambio di prigionieri tra Ucraina e Russia, che coinvolgerà mille persone per parte, ma "l'obiettivo è assolutamente riportare a casa chiunque sia al momento detenuto in Russia". Lo scrive su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. "Ovviamente non è un obiettivo semplice ma deve essere raggiunto", ha proseguito Zelensky, "sono grato a tutti coloro che nel mondo ci stanno aiutando. Ed è davvero molto importante per noi che i nostri partner – ogni leader, ogni Stato – ci sostengano in questo difficile lavoro". Il presidente ucraino ha spiegato che i 307 militari restituiti oggi da Mosca sono soldati semplici e sergenti dell'esercito, della Guardia Nazionale e della Guardia di Frontiera. Alcuni di loro erano prigionieri dal 2022. Bozza russa per cessate il fuoco imminente "Tra pochi giorni" la Russia consegnerà all'Ucraina l'annunciata bozza del memorandum che contiene le condizioni di Mosca per giungere a un cessate il fuoco. Lo ha dichiarato a Zvezda TV il vicepresidente del Senato russo, Konstantin Kosachev. I contenuti del documento, la cui stesura è "nello stadio finale", ha spiegato Kosachev, "molto difficilmente saranno resi pubblici in questa fase" in quanto "si tratta di un processo negoziale difficilissimo e delicatissimo da molti punti di vista".
CONTINUA A LEGGERE
5
0
0
Guarda anche
Agi
01:30
Italia e India sono sempre più vicine
Agi
Ieri, 23:32