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Estero
Sparatoria in una scuola in Austria, 10 persone uccise. Il killer si è poi tolto la vita. Trovato un biglietto di addio
Ieri 12-06-25, 16:17
AGI - Prima fa irruzione armato di pistola e un fucile da caccia, poi sale al terzo piano della scuola Borg, entra in due classi, apre il fuoco facendo esplodere una quarantina di colpi e uccide dieci persone (7 di sesso femminile e 3 maschile accertate). Alla fine, braccato dalle forze speciali, entra in uno dei bagni dell'istituto scolastico e si suicida. Strage questa mattina a Graz, seconda città dell'Austria. Dieci persone - si parla di otto studenti e due insegnanti (una è deceduta nel pomeriggio alla clinica universitaria) - uccise dalla follia di un giovane, un 21enne austriaco originario del distretto di Graz-Umgebung (Artur A.) che era stato studente senza, però, completare gli studi perchè, secondo alcune testimonianze, si "sentiva vittima di bullismo". Nessun precedente penale, nessun precedente di polizia, due armi regolarmente detenute e acquistate recentemente. La tragedia è avvenuta in una mattinata di sole, pochi minuti prima delle ore 10 di questa mattina presso l'istituto in vicolo Dreierschuetzen nel quartiere di Lend. L'allarme giunto alle forze dell'ordine era di esplosioni, spari all'interno della scuola. In pochi minuti sono arrivate pattuglie della polizia, le forze speciali Cobra, in cielo elicotteri a sorvegliare la zona. Per diversi minuti si pensava a un attacco coordinato, a un attentato. Come è stato riferito nel corso della conferenza stampa, in 17 minuti le unità Cobra hanno ripristinato la sicurezza della scuola e solo in quel momento sono entrati i soccorsi, medici e infermieri. Circa 300 gli agenti impegnati dell'operazione. Oltre trenta i feriti ricoverati negli ospedali di Graz, dodici sono in gravi condizioni e uno resta in pericolo di vita. La struttura sanitaria della Stiria è andata subito sotto pressione. Nel corso delle ore è stata avviata una campagna per donare sangue. Nelle ore successive la polizia durante una perquisizione presso l'appartamento del killer avrebbe trovato la lettera d'addio. Sono stati indetti tre i giorni di lutto nazionale e cancellati tutti gli eventi in Stiria. Il presidente della Repubblica d'Austria, Alexander Van der Bellen, in un messaggio su X ha scritto, "questo orrore è indescrivibile, quello che è successo oggi in una scuola di Graz colpisce il cuore del nostro Paese" aggiungendo, "si trattava di giovani che avevano tutta la vita davanti. Un insegnante che li ha accompagnati nel loro percorso. Non c'è nulla che possa, in questo momento, alleviare il dolore provato dai genitori, dai nonni, dai fratelli e dagli amici delle vittime assassinate. L'Austria è in lutto". Il cancelliere austriaco Christian Stocker che si è andato a Graz ha detto, "oggi è un giorno buio nella storia del nostro Paese. La sparatoria è una tragedia nazionale che ci ha profondamente sconvolti. Nove persone sono state improvvisamente strappate alla loro vita. Non ci sono parole per esprimere il dolore. Il nostro Paese è in silenzio". Messaggi di vicinanza all'Austria sono arrivati dal Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni ma anche dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
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